Per la prima volta, non c’è alcuna differenza a livello di processore centrale tra MacBook Air e MacBook Pro con M1. Non cambia il numero dei core della CPU, e c’è solo una lieve differenza sui moduli della GPU. In effetti i due portatili montano praticamente lo stesso chip.
L’M1 lanciato oggi è un SoC (“system on a chip”) che combina diverse tecnologie in un unico chip: 8 core, architettura di memoria unificata, controller Thunderbolt, Secure Enclave di ultima generazione, motore crittografico e 16 milioni di transistor, totali assemblati con processo costruttivo a 5 nanometri. Grazie alle tecnologie che integra, riesce a garantire fino a 3,5 volte più prestazioni in CPU, fino a 6 volte più prestazioni in GPU e fino a 15 volte più performance in Machine Learning, il tutto senza impattare sull’autonomia della batteria che raddoppia rispetto alla generazione precedente.
Dal punto di vista della grafica, l’M1 detiene il record della GPU integrata più veloce del mercato, capace di gestire oltre 25.000 thread simultaneamente, riproduzione di video stream 4K multipli, rendering di complesse scene 3D, per un totale di 2.6 teraflops di dati totali.
Ed è su quest’ultima che si consuma la differenza tra Pro ed Air. La parte CPU dell’M1 è infatti identica tra i due modelli; ma mentre il Pro ha di default la GPU a 8-core, il MacBook Air ha una GPU a 7 core. In ogni caso è possibile ottenere la variante da 8 core (+ un’unità SSD da 512GB) con una aggiunta di 270€ in più sul prezzo di listino.
Tuttavia, a parte gli upgrade su RAM e SSD, non c’è altro che si possa aggiungere; stessa storia per il Mac mini che possiede il medesimo chip M1 con 8 core del MacBook Pro e dell’Air di punta, senza ulteriori espansioni possibili.
Qui di seguito la scaletta dei prezzi italiani per le nuove macchine:
- MacBook Air con M1 (GPU a 7 core) da 1.159€
- MacBook mini con M1 (GPU a 8 core) da 819€
- MacBook Pro con M1 (GPU a 8 core) da 1.479€
I nuovi MacBook Pro, MacBook Air e Mac mini con M1 sono ordinabili da oggi, con disponibilità effettiba dal 17 novembre 2020.