Il team Unc0ver ha annunciato formalmente la versione 6.0.0 del proprio strumento di Jailbreak destinato ad iPhone ed iPad. Funziona da iOS 11 fino ad iOS 14.3.
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Con un annuncio piuttosto asciutto (ma tutto a lettere maiuscole), Pwn20wnd ha dato la novella: Unc0ver 6 è disponibile. Sfruttando una serie di “eccezioni nel sistema sandbox nativo”, il software riesce a scalare i privilegi sul dispositivo e guadagnarsi l’accesso completo al file system; tradotto in soldoni, permette di installare qualunque app (anche non approvata da Apple) e di effettuare qualunque modifica al sistema operativo.
Il tool è stato testato su un gran numero di dispositivi, inclusi i più recenti iPhone 12 Pro Max, e sembra dotato di “robustezza e velocità ottimali”. Ovviamente, il presupposto per riuscire a effettuare il Jailbreak è che non abbiate già aggiornato a iOS 14.4, un update che risolveva proprio la falla che lo rende possibile.
Chi ha già aggiornato insomma resta tagliato fuori, anche perché allo stato attuale non esiste un metodo semplice per tornare indietro ad iOS 14.3.
Potete scaricare Unc0vr 6 dalla pagina Web ufficiale del progetto.
Jailbreak, Vale la Pena?
App Store è il luogo dove gli utenti iPhone e iPad scaricano tutte le loro app, e può vantare oltre 1,8 milioni di titoli e 28 milioni di sviluppatori sparsi in tutto il mondo, generando ricavi per 15 miliardi di dollari l’anno. È stata l’El Dorado dei servizi per Cupertino, e con ogni probabilità è una realtà destinata a crescere ancora.
Prima di App Store, però, c’era Cydia. Un ecosistema fragile e raffazzonato ma piuttosto combattivo che nel 2010 si era conquistato oltre la metà degli iPhone sul mercato; al momento del suo apice, ben 4,5 milioni di persone cercavano app e modifiche di sistema lì sopra ogni settimana. Quando Apple ha lanciato App Store, tuttavia, i ranghi si sono serrati; ha avuto inizio quella che Jobs definiva “il gioco del gatto e del topo” e che ora ha portato addirittura ad una causa per pratiche anti-concorrenziali contro la mela.
E così, falla dopo falla, la sicurezza di iOS si è irrobustita così tanto da rendere sempre più lenti e imprevedibili i rilasci delle utility; nel frattempo, tante delle lacune che rendevano appetibili il Jailbreak sono state colmate, e ora molti meno utenti che in passato avvertono l’esigenza di praticarlo.
Anche perché, al di fuori dell’ecosistema Apple, non c’è certezza che il software non faccia danni o che non rubi password e dati personali. E con tutto quel che passa oggigiorno nei nostri telefonini, il rischio è molto concreto.