Secondo quanto riportato da Bloomberg stamane, otto delle regole di tutela della privacy previste negli accordi di licenza dei prodotti e servizi con la mela non possono essere applicati poiché in palese violazione dell’ordinamento giuridico tedesco. Lo ha stabilito un Tribunale con sentenza di primo grado, dopo la denuncia formulata dalla Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV), l’equivalente teutonica della nostra Altroconsumo.
In generale, Apple informa semplicemente il cliente della possibilità della condivisione delle sue informazioni con società terze e per scopi pubblicitari, a prescindere da chi effettivamente vi avrà accesso e per quali fini specifici. La legge tedesca, invece, impone che tali dettagli siano esplicitati con chiarezza:
Un Tribunale tedesco ha abbattuto 8 delle 15 clausole nei termini generali d’uso imposti da Apple poiché deviano troppo dalle leggi tedesche, ha affermato un’associazione di consumatori sul proprio sito Web oggi. La Corte ha stabilito che Apple non può richiedere un “consenso globale” per avvalersi dei dati degli utenti o utilizzare le informazioni di localizzazione dei clienti.
In precedenza, Apple si era già mostrata disponibile a modificare 7 degli 8 punti oggetto del contendere, ma ora sarà costretta per forza di legge a mettere mano anche al resto. Gli utenti tedeschi, insomma, hanno il diritto di conoscere “nel dettaglio quali dati vengono usati e per quali scopi.” Se questa decisione avrà tuttavia ripercussioni sul resto dell’Eurozona, sarà il tempo a dirlo. Chi fosse in grado di leggere il tedesco, trova l’annuncio originale della VZBV su questa pagina.