Il senatore Al Franken ha scritto ai CEO di Apple e Google richiedendo che entrambi le compagnie esigano una policy relativa alla privacy almeno per ogni singola app che raccolga dati personali relativi alla geolocalizzazione. In effetti le app che forniscono una chiara descrizione di come i dati personali raccolti sono usati sono poche e avere quest’informazione dovrebbe essere di primaria importanza per l’utente. Sicuramente una dichiarazione d’intenti per ogni app venduta non risolverà di un colpo solo i problemi legati alla difesa dei dati personali, ma è sicuramente un “primo passo”, come dichiara lo stesso Franken:
Ho chiesto al Dr. Tribble [di Apple] e al Sig. Davidson [di Google] durante l’udienza al senato se Apple e Google si fossero compromesse nel richiedere a tutte le applicazioni dell’Apple App Store e dell’Android Market di fornire chiare norme sulla privacy. Oggi scrivo per rinnovare questa richiesta e chiedo [ai CEO] se le compagnie vogliono fare questo semplice primo passo per la protezione della privacy degli utenti. – Al Franken nella lettera a S. Jobs e E. Schmidt
L’iniziativa del sen. Franken nasce dalla recente polemica sui dati di geolocalizzazione raccolti da iPhone e iPad che in una certa maniera “tracciavano” la posizione degli utenti durante un anno. A seguito di questa polemica, Apple ha rilasciato un aggiornamento di iOS che corregge il bug del location tracking. Franken chiede che venga chiaramente descritto il tipo d’informazione raccolta, come viene usata usata e come viene condivisa con terze parti.