Di tanto in tanto, Apple -o per meglio dire l’intermediario di cui si avvale- dimentica qua e là spezzoni in lingua originale, oppure traduce semplicemente in modo errato alcune espressioni, come è accaduto una volta con iTunes su Windows. In altre occasioni, invece, l’errore è decisamente più grossolano, e può essere vissuto un po’ come una mancanza di rispetto per un determinato paese o mercato. Questo è quanto sta accadendo in queste ore a Hong Kong.
L’iTunes Store ha aperto i battenti nel “Porto Profumato” soltanto pochi giorni fa, e ha già attirato gli strali degli utenti. Al tempo, Apple aveva promesso una “incredibile selezione di musica locale ed internazionale di tutte le principali etichette e di migliaia di etichette indipendenti.” In realtà, di incredibile per ora c’è solo il malumore di molti iscritti al servizio infastiditi dal meccanismo utilizzato da Apple per traslitterare i titoli e i contenuti dello store.
Lo spiega bene il Wall Street Journal in un recente articolo:
Aprendo l’iTunes Store per la prima volta, alcuni utenti di Hong Kong si sono arrabbiati nel trovarvi elencato un certo numero di canzoni delle popstar della città traslitterate in Pinyin -un sistema per trascrivere i caratteri cinesi con alfabeto fonetico latino- invece che in cantonese, la lingua parlata dalla maggior parte della popolazione.
Per esempio, la popolare canzone cantonese intitolata “Vento d’Autunno, Pioggia d’Autunno” viene scritta e pronunciata come “qiu feng qiu yu” col Pinyin. E sebbene non esista alcun sistema ufficialmente accettato per la trascrizione del cantonese utilizzando l’alfabeto romano, una traslitterazione più corretta per i parlanti cantonesi somiglierebbe più a “cou feng cou yu.”
“Queste sono canzoni CantoPop” ha scritto un utente di Hong Kong su Twitter. Usate la fonetica cantonese.”
Piccolo incidente diplomatico, Apple. Meglio correggere subito il tiro prima che qualcuno ne faccia davvero una questione di Stato.