C’è un motivo per cui Apple, oltre al market share più ampio, gode anche dei profitti più elevati dell’intero mercato smartphone: produrre iPhone 13 Pro Max costa 570$, ovvero 570€, eppure il prezzo di commercializzazione in Italia parte da 1.280€ e arriva a ben 1.869€. Come si spiega questo divario del 300%?
I costi principali per tirar fuori un iPhone iPhone 13 Pro Max dalla catena di montaggio sono questi:
- Display prodotto da Samsung 105$
- Fotocamera posteriore con stabilizzazione, sensor shift e LiDAR 77$
- Chip A15 Bionic, da solo vale il 10% del telefono 45$
Il resto copre i costi per la scheda logica, la memoria, la batteria, il chip 5G preso in licenza da Qualcomm e i componenti minori, e infine i componenti non elettronici, i test e l’assemblaggio, i materiali di supporto. Questo spiega (anche) per quale motivo Apple produca da sé il processore principale, e perché insista nel voler mettere a punto un modem 5G fatto in casa.
Ma anche così, siamo ancora lontani dai 1.300€ del prezzo di vendita. E la ragione è che all’appello mancano molti altri costi nascosti e che tendiamo a dimenticare. Per esempio quelli per sostenere Ricerca & Sviluppo; parliamo di un costoso di team di ingegneri che lavora all’hardware, ma c’è pure lo sviluppo del software, di iOS 16, il marketing e infine i costi di stoccaggio, trasporto e i dazi doganali; poi, nel nostro paese, pure l’obolo SIAE per i “supporti vergini, apparecchi di registrazione e memorie in cambio della possibilità di effettuare registrazioni di opere protette dal diritto d’autore” cioè la cosiddetta Copia Privata. Più, chiaramente, il ricarico per il legittimo guadagno.
A mo’ di paragone, basti pensare che il Galaxy S21 Ultra 5G che a Samsung costa circa $508, viene poi commercializzato a 1.279€ qui da noi. Insomma, non siamo poi così lontani dallo schema di prezzi di Cupertino.
Apple controlla il 22% del mercato mondiale degli smartphone, seguita da Samsung con il 19% e Xiaomi col 12% nell’ultimo trimestre 2021. In termini di profitto, Apple è leader indiscussa, con oltre il 75% dei profitti dell’intera industria. Nel 2021, il fatturato della società è stato pari a 365,8 miliardi di dollari, con un incremento del 33% rispetto ai 274,3 miliardi del 2020.