Anche se Apple otterrà da Gizmodo la restituzione del prototipo di iPhone 4G in suo possesso, il blog tecnologico potrebbe essere comunque passibile di alcune accuse, che vanno dalla ricettazione all’appropriazione “indebita di segreti industriali”.
Il primo dei reati configurabili sembra fare poca paura a Gizmodo e Jason Chen, che è tutt’ora in possesso materiale del device, in attesa di renderlo ad Apple, con tante grazie per aver autenticato – nero su bianco – l’autenticità del suo “scoop”. Secondo Gizmodo, non di furto si sarebbe trattato: ma di smarrimento e successivo rinvenimento dell’oggetto. Dopodiché, una formale richiesta di restituzione e il lieto fine. Sembra però che Gizmodo, nell’autoscagionarsi, dimentichi un “piccolo dettaglio”: quel prototipo smarrito, per sua stessa ammissione, lo ha pagato 5000 dollari americani.
A parte questo, qualcos’altro dovrebbe preoccupare la controparte Gizmodo della vicenda: una legge (applicata anche nello Stato della California, dove è avvenuto il rinvenimento) che si chiama Uniform Trade Secrets Act. Nel caso dell’iPhone 4G non si tratta di un oggetto “rinvenuto” qualunque. La legge in questione si occupa specificatamente e lungamente della materia dei prototipi industriali rubati. Averne ritrovato uno o, peggio, averne comprato uno e – soprattutto – averlo riconosciuto come autentico e averne divulgato caratteristiche tecniche, potrebbe preparare comunque una bella citazione in giudizio, da parte di Cupertino, per il blog newyorkese. Staremo a vedere come andrà avanti la faccenda.