Solo ieri parlavano della pubblicazione di 1 milione di UDID iOS -epurati di tutti altri dati personali- ad opera di un gruppo di hacker che si fa chiamare Antisec. Sembrava si trattasse di informazioni provenienti da un database 12 volte più grande, rivenuto in un portatile dell’FBI andato smarrito lo scorso marzo. L’agenzia governativa statunitense, tuttavia, declina ogni possibilità di coinvolgimento.
Le dichiarazioni ufficiali del portavoce dell’FBI a AllThingsD sono inequivocabili:
L’FBI è a conoscenza di notizie pubblicate secondo cui un laptop dell’FBI sarebbe stato compromesso, e i dati privati riguardo agli UDID Apple esposti. Per il momento, non c’è alcuna prova che punti alla compromissione di un laptop FBI o anche solo al semplice fatto che l’FBI abbia cercato o ottenuto tali dati.
E un tweet, pubblicato subito dopo attraverso l’account ufficiale dell’ufficio stampa dell’FBI (@FBIPressOffice), espone con ulteriore chiarezza il punto:
Alcuni articoli dicono che uno dei nostri computer con dati personali sia stato manomesso. Non possediamo questa informazione. Come dire: è tutto FALSO.
La domanda quindi è semplice: da dove viene questo milione di UDID, e qual è lo scopo della sua esistenza? Dal canto suo, l’AntiSec -gruppo legato a LulzSec e quindi ad Anonymous- ha iniziato a cinguettare vere e proprie accuse:
Prima di negare un po’ troppo, tenete sempre a mente che stiamo sedendo su altri 3 TB di dati aggiuntivi. Non abbiamo ancora neppure cominciato #funtimes #fff.
Il gruppo, in altre parole, sta sostenendo una tesi destinata a far discutere e molto. “Il fatto che l’FBI non abbia ‘prove’ della violazione dei dati in uno dei loro portatili, non significa necessariamente che non è mai accaduto”. Insomma, Antisec avrebbe più informazioni dell’FBI stessa, e già che c’è fornisce la chiave per la risoluzione dell’enigma:
Le persone i cui UDID sono finiti nella lista rilasciata da AntiSec magari vorranno confrontare le app installate. Potrebbero trovare una causa comune.
Di sicuro, con un milione di UDID a disposizione e molti altri in arrivo, l’intelligenza della Rete non dovrebbe metterci molto a evidenziare eventuali similitudini. Per ora restiamo in standby, in attesa di novità, ma il brivido che provate lungo schiena lo avvertiamo distintamente anche noi.