L’ultima indagine di IDC mostra un dato estremamente interessante. L’80% degli smartphone venduti nel primo trimestre fiscale del 2012 montava sopra esclusivamente iOS oppure Android; agli altri, le briciole.
Otto smartphone ogni dieci dei 152 milioni commercializzati tra gennaio e lo scorso marzo avevano nel cuore una mela o un androide, con queste proporzioni: Android si è pappato il 59% del totale, mentre iOS il 23%. I telefoni basati su Linux hanno mantenuto grossomodo la medesima, minuscola porzione di market share, ma il capitombolo l’hanno fatto Symbian e Blackberry, sempre più sull’orlo dell’estinzione.
Ovviamente, il successo dell’OS di Google deriva dall’enorme disponibilità di gingilli sul mercato, declinati in tutte le possibili varianti, per tutte le tasche e le esigenze; e di questi, ben il 45,5% portava impresso il marchio di Samsung. A sostenere invece le vendite dell’iPhone 4S -soprattutto dopo il periodo delle festività- hanno contribuito il vivo interesse dell’utenza e le decine di gestori minori che ne hanno recentemente iniziato la commercializzazione.
Il primo sintomo fisiologico della partnership tra Nokia e Microsoft è la rapida caduta di Symbian; ovviamente Windows Phone ha ancora molta strada da fare, e per di più in salita, ma con l’uscita dei nuovi modelli prevista nel corso dell’anno le cose potrebbero presto assumere una diversa connotazione. Male, anzi malissimo, BlackBerry, che continua a perdere terreno; un po’ per l’attesa del nuovo Sistema Operativo BlackBerry 10, e un po’ perché sempre più società ed enti governativi consentono ai dipendenti di usare il dispositivo preferito.