I dati divulgati da ABI Research sul terzo trimestre fiscale dell’anno in corso parlano chiaro. Se da una parte l’iPad domina ancora il segmento dei tablet, dall’altra ha subìto un capitombolo del 14% in pochissimo tempo. Android è l’OS che si avvantaggia di più.
Per il momento, l’iPad detiene lo scettro di primatista indiscusso col 55% delle unità consegnate nel Q3 2012, ma rispetto solo al trimestre precedente ha perso qualcosa come il 14% di market share, e ha toccato un nuovo record negativo dal giorno del suo debutto.
Samsung, Amazon e ASUS si posizionano a debita distanza da Cupertino, ma il punto d’incontro si avvicina inesorabilmente; Google Android è oramai pre-installato sul 44% delle consegne totali, lasciando poche briciole al desaparecido BlackBerry PlayBook e ai tablet Windows. Jeff Orr, di ABI Research, spiega:
Per quanto riguarda l’OS di scelta per la maggior parte dei produttori OEM, ci aspettiamo che l’ecosistema Android continui a crescere in numeri. Nuovi produttori, più scelta di dispositivi e quindi maggiore penetrazione nel mercato, e più sviluppatori che troveranno maggior valore nelle app e nei contenuti.
E considerate che nell’analisi non è contemplato ancora iPad mini. Quando tuttavia ciò avverrà, il prossimo trimestre, non si prevede un guadagno alle spese di Android; si assisterà piuttosto ad un effetto di cannibalizzazione:
Con l’introduzione di un iPad mini più piccolo e meno costoso, Apple ha preso una posizione riguardo i tablet Android da 7″, anche se al contempo non è riuscita a trovare la quadra tra innovazione, prezzo e disponibilità durante il periodo più critico dell’anno.
Sarà, ma almeno Apple ha ridotto sensibilmente l’emorragia di utenti. Quelli a caccia di convenienza/portabilità fino a poco tempo fa non avevano altra scelta al di fuori di Android; ora invece troveranno un motivo in più per restare nell’ecosistema iOS. E hai detto niente.
Parliamo pur sempre di una sola linea di prodotto che -in due o tre varianti- riesce a fare la guerra a tutto il resto della produzione mondiale. E comunque, sono numeri da prendere con le pinze perché, come i lettori di Melablog ormai sanno, non rispecchiano in modo diretto le vendite effettive nei negozi. Se però contiamo che quasi la metà dei bambini statunitensi tra i 6 e i 12 anni desidera un iPad per Natale (ed è il terzo anno di fila che si verifica questo fenomeno), forse c’è spazio per un recupero dell’ultim’ora.