Mancano poche ore all’inaspettato evento annunciato a sorpresa da Apple, ancora non è chiaro cosa verrà esattamente presentato, ma molti indizi fanno pensare che a Cupertino siano pronti a lanciare un servizio di streaming di contenuti audio e video, che potrebbe chiamarsi iTunes Live Streaming.
Un simile annuncio significherebbe la possibilità di poter ascoltare musica o vedere film direttamente dal proprio dispositivo dotato di sistema operativo iOS o dal proprio computer attraverso iTunes senza la necessità di dover effettuare il download preventivo del relativo file.
Attualmente anche il noleggio dei film sull’iTunes Store prevede infatti il completo download del file prima di poterne iniziare la visione, che può essere avviata entro 30 giorni dall’acquisto e completata entro 48 ore dall’inizio, ma sopratutto può essere fruita anche in assenza di connettività di rete.
La sempre crescente diffusione delle connessioni ad Internet a larga banda, anche sui dispositivi mobili, permette ormai di poter usufruire di contenuti in streaming senza problemi, d’altronde YouTube e simili sono ormai una realtà consolidata sulla rete e la risoluzione dei video trasmessi in streamig è in continua crescita.
Il modello di business di Apple però, fin dal lancio di iTunes, è sempre stato quello di offrire contenuti a pagamento in accordo con le case discografiche e cinematografiche, proponendo l’acquisto di singoli brani a prezzi vantaggiosi rispetto all’acquisto di un intero CD.
Un’eventuale modalità di fruizione in streming dei contenuti offerti sull’iTunes Store non potrebbe quindi prescindere dalla corresponsione di un “equo compenso” per l’ascolto o la visione dell’opera, ma a quali prezzi e con quale modello di vendita?
Il classico modello di business adottato dalle pay TV si è spesso basato sulla formula dell’abbonamento, si paga un tot al mese per vedere quello che il network offre, oppure sulla formula del pay per view, si paga per vedere il singolo film o l’evento trasmesso in diretta.
Entrambi questi modelli potrebbero essere adottati da Apple per l’ascolto di brani e la visione di film in streaming, ma questo significherebbe entrare in diretta competizione, soprattutto negli Stati Uniti, con servizi analoghi, come Netflix e simili, molto competitivi dal punto di vista dei prezzi, con abbonamenti mensili inferiori ai 10$.
Proviamo allora a mettere insieme un pò di elementi per immaginare un modello di business alternativo a quello, per così dire, “tradizionale”, provando ad applicare il Think different di Apple.
La nuova Apple TV dispone di soli 8 GB di memoria flash, utili per contenere al massimo 5 o 6 film in definizione standard, uno spazio troppo esiguo per una cineteca digitale, ma sufficiente per le attuali modalità di noleggio. Inoltre la nuova Apple TV supporta nativamente il già citato Netflix per lo streaming del ricco catalogo di film e programmi TV.
Da tempo si parla del grande data center che Apple ha costruito in North Carolina per ancora ignoti servizi di cloud computing, dove i dati non risiedono più in locale, ma sono ospitati in apposite server farm, pronti per essere acceduti dalla rete in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo.
L’ultimo elemento da prendere in considerazione sono gli accordi che Apple ha stretto con le major. A quanto pare queste ultime non hanno mai siglato contratti con Cupertino per la trasmissione in streaming di musica e film, ma solo per la vendita in forma digitale del loro catalogo.
Tirando le somme iTunes Live Stream potrebbe essere “semplicemente” un servizio che permette di fruire in streaming di tutti i contenuti regolarmente acquistati sull’iTunes Store, compresi quelli che abbiamo già scaricato, senza variazioni di prezzo, mentre Apple potrebbe richiedere un abbonamento specifico per sostenere i costi del servizio.
D’altra parte l’invito in lingua inglese recita:
Tomorrow is just another day. That you’ll never forget.
Qualcosa che ricorderemo per sempre o qualcosa che Apple conserverà per noi, per sempre?