Nessuno può prevedere il futuro ma non serve certo una sfera di cristallo per immaginare che, per il trimestre fiscale Q2 2012, almeno metà delle entrate di Cupertino deriveranno dalle vendite di iPhone. Le ipotesi formulate dagli esperti di settore spaziano dai 26 ai 44 milioni, ma l’opinione più diffusa tra gli analisti migliori si attesta sui 35 milioni.
La domanda che si sono fatti i 48 analisti coinvolti nella statistica di Fortune è semplice: quanti telefoni ha venduto Apple tra il primo gennaio e il 31 marzo? A Wall Street la forbice è più stretta; si passa dai 26 milioni di Chris Whitmore della Deutsche Bank e Brian Marshall della ISI Group fino ad un massimo di 33,1 milioni di Andy Hargreaves della Pacific Crest. La media, in questo caso, è di 30,5 milioni, il che rappresenterebbe un incremento su base annuale del 63,8%.
Più clemente la media degli studiosi indipendenti che arriva invece a predire ben 37,2 milioni commercializzati e un incremento su base annuale di addirittura il 99,9%. In questo caso, si passa dai 31,5 milioni di Bullish Cross ai 44 di Braeburn Group. E infine c’è la media di quelli che negli ultimi cinque anni hanno prodotto le stime più accurate; tra di essi, si raggiunge il risultato di 35,1 milioni di unità, ovvero un bel +88,5% rispetto al 2011.
Per sapere chi ha vinto il toto-iPhone non occorrerà neppure attendere molto. Il prossimo 24 aprile, alla chiusura dei mercati, Apple proporrà il consueto appuntamento coi risultati fiscali.