Torna il consueto appuntamento coi nuovi quattro spot della famosa serie Get a Mac. Curiosamente, nessuno di essi accenna o risponde alle controverse pubblicità lanciate da Microsoft, quelle dei “cacciatori di laptop”.
Nel primo, intitolato Biohazard Suit, Pc indossa la tuta anti-contaminazione per proteggersi da virus e malware, e per questo non ci sente granché bene. In Legal Copy, invece, note e postille contrattuali salgono e sovrastano Pc e Mac mentre discutono di quanto sia facile usare Windows. Il muro di parole è costituito dalle note legali necessarie a spiegare meglio cosa si intende per “facilità”.
In Stacks, Pc è intento a catalogare montagne di fotografia forsennatamente, una per una. Il riferimento è alla funzionalità di riconoscimento dei volti integrata in iPhoto, disponibile in bundle gratuito con ogni Mac. Infine, in Time Traveler Pc viaggia nel tempo fino al 2050, per chiedere al se stesso futuro se i Pc funzionano meglio di quelli del passato. Purtroppo per lui, però, il Pc del futuro va in blocco davanti ad un serafico, avveniristico Mac.
Insomma, quelli che aspettavano una risposta ai computer vecchiotti e alle accuse di Microsoft (il Mac? un computer con la tassa Apple sopra) dovranno ricredersi: niente frecciatine né ripicche. La classe, dopotutto, si vede anche in questo.