Per qualcuno è uno “Spotlight agli steoridi,” per altri un sofisticato Launch Manager; per altri ancora, un Alfred un po’ antidiluviano. Quicksilver consente di cercare rapidamente ogni tipo di file, aprirlo o manipolarlo con comandi complessi impartiti attraverso scorciatoie da tastiera altamente personalizzabili. Quando si è acquisito il meccanismo, insomma, e si va a pieno regime, il sistema diventa sufficientemente intelligente da prevedere le nostre mosse, e il mouse non serve quasi più. Inviare un allegato o un iMessage diventa un’operazione praticamente istantanea, ma la contropartita sta nel fatto che occorre interiorizzare i comandi e la sintassi, il che potrebbe rappresentare uno scoglio insormontabile per molti utenti.
L’app esiste da una vita. Ne parlavamo noi di Melablog già a gennaio 2007, praticamente un’era geologica fa, ed è con estremo piacere -e sorpresa- che torniamo a farlo oggi, in un’occasione molto speciale:
Dopo quasi 10 anni di test, Quicksilver manda in pensione l’etichetta “Beta.” (Se l’assenza della “ẞ” vi inumidisce gli occhi di gioia, potete sempre darvi una ripassata con un alt+S dato sulla tastiera). Cosa significa questa release? Implica molto più di una semplice variazione al numero di sistema. È un segno della maturità di Quicksilver e di quello che è lecito aspettarsi in futuro.
Oggi come 10 anni fa, Quicksilver è ancora gratuito, anche se gli sviluppatori non disdegnano di certo una donazione qualora lo trovaste di vostro gradimento. Potete scaricarlo da questa pagina Web. Buon divertimento.