Riconoscimento biometrico: in Europa brevetto anti-contraffazione Apple

L'ufficio brevetti europeo ha rivelato che Apple ha depositato un particolare sensore biometrico. Aspettiamoci a vederlo all'opera sul prossimo iPhone 5S.
Riconoscimento biometrico: in Europa brevetto anti-contraffazione Apple
L'ufficio brevetti europeo ha rivelato che Apple ha depositato un particolare sensore biometrico. Aspettiamoci a vederlo all'opera sul prossimo iPhone 5S.

Aggiornamento del 21 agosto 2013

Nel mese di luglio, si era venuto a sapere che il nuovo iPhone 5S avrebbe un sensore di impronte digitali montato nel tasto Home, grazie ad alcuni file che ne svelavano il supporto nella quarta beta di iOS 7. Nello stesso periodo, Patently Apple rivelava l’esistenza di brevetti depositati da Apple e che derivano dall’acquisizione di AuthenTec, società specializzata in materia di sicurezza mobile. Nel portafoglio di brevetti dalla AuthenTec, scanner di impronte digitali e tecnologia di sicurezza per contenuti della TV via cavo.

Apple ha adesso depositato in Europa un secondo brevetto proveniente dal know-how di AuthenTec. Si tratta sempre di un brevetto sulla tecnologia del riconoscimento biometrico attraverso le impronte digitali, ma che stavolta non descrive solo il funzionamento dei futuri sensori da installare nell’iPhone 5S, ma anche vari sistemi per rendere più difficile l’aggiramento delle misure di sicurezza digitali legate al riconoscimento biometrico.

Per evitare che i sensori vengano ingannati, Apple ha incluso un sistema che riconosce il tessuto vivo. In pratica, il sensore posto nel tasto Home dovrebbe essere capace di riconoscere se viene applicato un dito oppure una contraffazione in plastica o in un altro materiale. Niente più inganni da film, dove bastava il calco di un’impronta digitale per imbrogliare i sensori!

Normalmente, il riconoscimento delle impronte digitali viene usato per l’identificazione dell’utente e viene effettuato confrontando l’immagine ottenuta dal sensore a una base dati di impronte digitali. In ogni impronta digitale vi sono alcune caratteristiche peculiari della persona: sono questi punti specifici che vengono registrati e confrontati con le immagini campione. Il sistema di identificazione di Apple usa un sensore che include una serie di elettrodi a radiofrequenza che forniscono una mappa dettagliata della superficie del dito. In particolare, i sensori RF rappresentano il tessuto vivo appena sotto la pelle, in modo tale che l’immagine possa apparire unicamente se un dito vero viene appoggiato sul sensore.

Tanta attenzione non viene posta unicamente per usare il tasto Home come sistema di sblocco dell’iPhone: sarebbe come uccidere una formica con un cannone! Piuttosto, la tecnologia di un sicuro riconoscimento biometrico servirà ad Apple per usare l’iPhone come sistema di riconoscimento per l’iWallet, il portafoglio elettronico. Da tempo si parla della possibilità di utilizzare gli smartphone per i pagamenti elettronici in sostituzione di bancomat o carte di credito; molti smartphone sfruttano la tecnologia NFC, ma Apple starebbe preparando la propria soluzione alternativa. Il campo dei pagamento elettronico è in crescita esponenziale ed entrare con un proprio dispositivo in questo mercato rappresenterebbe per Apple un’enorme fonte di benefici.

iPhone 5S con riconoscimento biometrico: Apple deposita il brevetto

Brevetto 20130154031, fig. 6
Scritto da: Ruthven – venerdì 21 giugno 2013

Apple ha registrato un brevetto unico che ingloba in un’unica struttura sia il sensore biometrico (il lettore di impronte digitali, per intenderci) che la ghiera conduttrice sottostante, per un sensore più piccolo e compatto, probabilmente destinato ad un dispositivo mobile.

La particolarità del brevetto sta proprio nell’unione della forma metallica con i semiconduttori e i circuiti elettrici: normalmente questo tipo di dispositivo mantiene separati ghiera e punzone a causa delle dimensioni ridotte, e li collega con cavi elettrici. Qui sono tutt’uno e la ghiera protegge il delicato sensore biometrico sottostante.

Questo brevetto si rivelerebbe particolarmente efficace se il dispositivo descritto venisse integrato nel prossimo iPhone 5S. Va detto che le voci che prevedono un lettore biometrico integrato nell’iPhone 5S sono tante. La presenza di un lettore di impronte digitali permetterà di attivare una serie di servizi di autenticazione che faciliteranno l’accesso alle funzionalità del dispositivo, da iCloud o alle transazioni commerciali di iTunes e Apple Store. Michael Barrett, Chief Information Security Officer di PayPal, ha commentato sulla notizia affermando che presto l’inserimento di PIN e password diventeranno un ricordo del passato, grazie proprio all’introduzione dei lettori di impronte digitali negli smartphone.

KGI: con iPhone 5S, riconoscimento biometrico sul pulsante home

Scritto da: Giacomo Martiradonna – giovedì 17 gennaio 2013

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Nella stesura del calendario dei prodotti Apple per il 2013, Ming-Chi Kuo di KGI Securities ha introdotto un argomento che sarebbe interessante enucleare un po’. A dire dell’analista, infatti, la prossima generazione di smartphone Apple (noi puntiamo all-in sul marchio iPhone 5S) sarà dotata di un sensore di riconoscimento delle impronte digitali integrato direttamente nel pulsante home, e ciò darà a Cupertino un incredibile vantaggio sulla concorrenza.

Uno dei brevetti Apple descrive una tecnologia di sensori biometrici nascosti sotto la scocca del telefono e visibili esclusivamente durante l’uso; una feature pensata per mille usi, dallo sblocco del dispositivo fino all’e-comemrce, dall’immissione automatica delle password fino alla scontata integrazione con Passbook. E guarda caso, l’anno scorso Apple ha acquisito Authentec, società specializzata in materia di sicurezza mobile, e già che c’era ha pure congelato ogni rapporto coi clienti esistenti.

Segno che la cosa ha un valore strategico:

Ming-Chi Kuo di KGI Securities si aspetta che l’acquisizione di AuthenTec presto si ripaghi con il cosiddetto iPhone 5S […]. L’analista ritiene Apple troverà un modo per integrare il sensore di impronte nel pulsante home, consentendo così ad Apple di mantenere il suo design minimalista.

E ciò costituirà un’arma molto efficace per tenere a bada la concorrenza; in un modo che probabilmente non si aspettava neppure Apple stessa:

Di contro, molti telefoni Android e Windows possiedono più di un pulsante al di sotto del display che quasi sempre difettano del meccanismo di spinta tipico del pulsante home di Apple. Ciò implica che ogni tentativo di integrare la scansione delle impronte sui dispositivi dei competitor si rivelerà meno intuitiva, e più frustrare per gli utenti.

Difficile dire a questo punto del gioco se Kuo ci abbia visto giusto o meno, ma vale la pena di starlo a sentire: in passato, dopotutto, è stato spesso profetico.

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