Alla luce della brutta faccenda dell’Errore 53, ci domandiamo: ha davvero senso utilizzare servizi di terze parti e componenti non ufficiali per risparmiare sulla riparazione di iPhone e iPad? Ecco tutti i nostri consigli per evitare brutte sorprese.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/188006/iphone-6-le-riparazioni-di-terze-parti-al-bottone-home-possono-rompere-il-telefono”]Apple invita i possessori di iPhone con Touch ID a rivolgersi a centri specializzati per la riparazione, evitando così spiacevoli sorprese.[/related]
Nella nostra lunga esperienza di utenti Apple, siamo ricorsi tantissime volte all’assistenza ufficiale, ma in diverse occasioni ci siamo mossi in modo indipendente, gettandoci con passione (e ansia) nel fai-da-te oppure affidandoci a laboratori non ufficiali molto più economici di Cupertino. E abbiamo imparato alcune lezioni che ora condividiamo con voi.
Riparazione Fai-Da-Te
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Se siete tecnicamente in grado di sostituire un pezzo, dipende solo da voi, da quanta manualità possedete e da quanto capite di elettronica; ma a volte non è nemmeno necessario. In Redazione, abbiamo sostituito senza difficoltà il tasto della tastiera di un MacBook Pro che si staccava in continuazione: comprato su eBay a 8€ comprese le spedizioni, cambiato in 5 minuti. In passato, sempre per lo stesso MacBook Metà 2010, è stato necessario intervenire sulla batteria (acquistata su Amazon a meno della metà del prezzo ufficiale, e sostituita in 10 minuti) ed è stato pure fatto un intervento di sostituzione dell’HD con una SSD, ma d’altro canto si tratta di un Mac che è molto facile riparare; per i Retina, le cose sono più complesse.
Certo è che, se si fosse trattato di un display o del trackpad, probabilmente ci saremmo rivolti ad un riparatore non-ufficiale, che almeno ha la manualità e gli attrezzi giusti per questo tipo d’intervento.
Inoltre, un consiglio sul fai-da-te: non disdegnate i pezzi usati provenienti dai vecchi Mac, perché sono l’unica fonte di componentistica originale sul mercato. Tutto il resto è solo imitazione cinese.
Assistenza di Terze Parti
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Vi facciamo un esempio chiarificatore. Nel corso degli anni, in Redazione abbiamo dovuto sostituire un paio di display incrinati di altrettanti iPad. Il primo era un iPad 2 precipitato di piatto sul pavimento; l’altro invece era un iPad Air schiacciato in uno zaino strapieno. In entrambi i casi, il display LCD sottostante era in ottimo stato, ma il vetro di protezione col digitizer era andato in frantumi. Parliamo di un ricambio che costa su eBay una 30ina di Euro e che non è troppo difficile da sostituire col fai-da-te.
Ciononostante, nel primo caso ci rivolgemmo ad Apple: costo totale, 250€ e sostituzione immediata con un iPad rigenerato di pari caratteristiche.
Con iPad Air, invece, abbiamo voluto tentare la strada dei riparatori non ufficiali. Abbiamo lanciato una ricerca su Google e abbiamo trovato quello che costava meno al momento: 89€ e consegna in 24 ore. Ma complessivamente siamo un po’ insoddisfatti.
Innanzitutto, il riparatore ha avuto un po’ la mano pesante, e ci sembra che ora l’iPad abbia qualche graffio in più; inoltre, il display utilizzato è di qualità nettamente inferiore a quelli ufficiali; mentre sui vetri di Apple non si vede mai la griglia sensibile al tocco, se non in condizioni di luce e inclinazione estreme, sul ricambio di terze parti si nota parecchio di più. E credeteci quando diciamo che è abbastanza fastidioso.
Ora pensate a tutti quelli che hanno sostituito il Touch ID del proprio iPhone con modalità analoghe, e che ora si ritrovano un telefono inutilizzabile dopo un aggiornamento di iOS. Ciò dipende dal fatto che il Touch ID comunica direttamente con i chip di sicurezza del telefono, e purtroppo c’è molto poco che si possa fare, se non tornare mestamente da Apple e chiedere una riparazione con parti originali.
Insomma, alla luce di queste esperienze, vale davvero la pena di tentare la sorte fuori dall’Apple Store? La risposta è comunque sì, ma solo in determinati casi e ad alcune condizioni:
- Innanzitutto, il telefono deve essere fuori garanzia, possibilmente da più d’un paio d’anni. Su questo non ci piove.
- In generale, il valore del dispositivo deve superare il costo della riparazione ufficiale, e solo in quel caso conviene pagare i 250-300€ di Apple e farsi dare un rigenerato.
- L’ideale sarebbe intervenire su dispositivi molto vecchi, anche perché in quel caso è improbabile un aggiornamento software che incasini tutto.
- Se possibile, chiedete di visionare prima il pezzo che verrà utilizzato per la riparazione. Se avessimo visto prima il display, non avremmo autorizzato la riparazione.
E voi che esperienze avete da raccontare? Se vi viene in mente qualche altro consiglio per i lettori, scrivetelo qui sotto nei commenti.