La sentenza del giudice Koh, o la “vittoria dei valori” come la chiama enfaticamente Tim Cook, ha deluso parecchio la parte avversa, e non tanto per il miliardo di dollari da versare quanto piuttosto per le implicazioni di ampio respiro che deriveranno dalla novità. Tant’è che ora il management di Samsung si sta ancora “riprendendo per il forte shock.”
La notizia l’ha riportata il Korea Times, e l’impressione è che ai piani alti della società sudcoreana si respiri a fatica:
I dirigenti Samsung erano ancora sotto shock domenica, ma non hanno fornito alcun chiaro accenno alla prossima mossa della società nel confronto finale con l’arcirivale. Da più parti ci si aspetta un ricorso in appello, ma è sull’eventuale esito che si addensano i timori.
“È in assoluto il peggior scenario per noialtri” ha detto un dirigente senior di Samsung mentre si fiondava al Quartier Generale della società a Seul.
All’interno dell’edificio, l’ex CEO di Samsung Electronics e attuale capo della divisione corporate strategy di Samsung, Choi Gee-sung, stava tenendo un meeting straordinario con Shin Jong-kyun, il capo della divisione mobile, e Lee Dong-joo, il responsabile del marketing.
Allo stato attuale, insomma, si assiste alla classica quiete dopo la tempesta, cui seguirà inevitabilmente una tempesta perfino peggiore. Samsung infatti spera di convincere il giudice Koh a ribaltare la decisione della giuria prima di ricorrere in appello, mentre Apple dal canto suo sta cercando di triplicare i danni basandosi sulla volontarietà dell’infrazione. Inoltre, ma questo era inevitabile, farà tutto quanto le è legalmente concesso per bloccare definitivamente la vendita dei prodotti Samsung ritenuti in odor di violazione. Come dire, i guai veri iniziano solo adesso.
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