Va avanti, tra alti e bassi, l’applicazione della sentenza del giudice del Regno Unito che ha dato torto ad Apple, e che le ha imposto di riportare sul proprio sito Web tutti gli atti del processo. Dopo una falsa partenza e la riscrittura del messaggio con toni e modalità più in sintonia con le richieste della Corte, Apple ha però messo in campo un piccolo escamotage per celarla nuovamente alla vista dei navigatori.
Lo hanno scoperto quelli di The Next Web. In pratica, alla home page sono state aggiunte un paio di righe di codice che impediscono di scorgere l’avviso senza prima aver effettuato lo scroll verso il basso; un approccio che alla fine rischia di rivelarsi dannoso:
Questo codice in sostanza si assicura che la pubblicità dell’iPad mini occupi l’intera pagina. In altre parole, a prescindere dalla risoluzione in uso, non riuscirete a vedere l’avviso senza prima scorrere in basso l’intera pagina. Non sorprende quindi che ad Apple ci sia voluto tanto per pubblicare la seconda versione delle scuse; stavano cercando delle scappatoie. […]
Questo, tuttavia, dimostra che Apple è estremamente insoddisfatta del verdetto in UK. La società sta facendo tutto quel che può per assicurarsi che il numero minore possibile di persone venga a conoscenza della questione. Tuttavia, con capricci del genere si finisce col fare ancora più pubblicità al verdetto.
Dai test condotti da MacRumors, risulta che ci vuole uno schermo alto almeno 1.700 pixel prima di riuscire a scorgere -senza scrolling- la dicitura oggetto del contendere. Lo script, in ogni caso, è implementato in moltissime localizzazioni del sito Apple (tranne la variante USA, curiosamente), cosa che le dovrebbe fornire una giustificazione consona qualora il giudice trovasse ancora qualcosa da ridire.