In queste ore rimpalla sul Web (e su Melablog stessa) una notizia piuttosto curiosa, secondo cui Samsung avrebbe versato sì il miliardo di dollari ad Apple come disposto dal giudice Koh, ma in monetine da 1 nichelino. Ci era sembrata un’indiscrezione palesemente irreale ma, vista la pericolosa velocità con cui si sta propagando, meglio mettere le cose in chiaro: è soltanto una bufala.
Quando Apple ha formalizzato la richiesta per danni, si legge su paperblog, avrebbe dimenticato di indicare la modalità di pagamento desiderata. Per questo, a Samsung si sarebbero voluti vendicare:
Questa mattina, più di 30 furgoni carichi con monetine da 5 centesimi sono arrivate al quartier generale di Apple in California. Inizialmente, la società di sicurezza a protezione della struttura ha affermato che i furgoni fossero nel luogo sbagliato, ma più tardi, Tim Cook ha ricevuto una chiamata dal CEO di Samsung che gli spiegava i fatti: questa era la modalità prescelta per il versamento del miliardo di dollari in seguito alla multa comminata alla società sudcoreana.
La parte più divertente è che il documento firmato non specifica una modalità di pagamento preferenziale, per cui Samsung è legittimata ad inviare ai creatori dell’iPhone il loro miliardo di dollari nella maniera che più gradiscono.
Tutta una enorme, ipertrofica sciocchezza. È evidente che per portare 1 miliardo di dollari in centesimi ci vorrebbero ben più dei 30 furgoni nominati nel rumor; su Twitter, un utente ha fatto il calcolo preciso in base alla tara massima possibile per legge, e il risultato è ben diverso: le stime parlano infatti di 2.755 furgoni autoarticolati. E poi, ci domandiamo in redazione, dove si può trovare in così poco tempo una tale quantità di moneta sonante? E perché già pagano, senza neppure ricorrere in appello? E poi ancora, possibile che negli USA non esistano norme -come in Italia- che vietano il pagamento di somme importanti con tagli tanto piccoli?
In realtà esistono, eccome. Il Guardian si è divertito a spezzettare punto per punto la bufala, e vi ha trovato anche un vizio di natura formale. Il pagamento non è ancora avvenuto né avverrà tanto rapidamente: il giudice infatti deve prima scrivere la sentenza, e in questa fase -se dovesse essere ravvisata la volontà del dolo- il miliarduccio di dollari potrebbe addirittura triplicare.
In ogni caso, è qualcosa di cui riparleremo dopo il 20 settembre; prima, non sussistono semplicemente i tempi tecnici perché si possa muovere anche solo una foglia.