Nuovo spot, nuovo sfottò. L’ultima fatica partorita dal marketing di Samsung torna a prendere di mira i suoi utenti preferiti, ovvero i fan più accaniti del mondo Apple, che poi saremmo noialtri. Il messaggio di fondo, senza troppa fantasia, è sempre lo stesso: perché mettersi in coda per un iPhone 5 quando un Galaxy S III è facilmente reperibile ed è pure migliore?
Come spot non sarebbe neppure malaccio: somiglia un po’ alla parodia dell’utente Mac che abbiamo visto tempo addietro, ma alla fine si perde un po’. Tutto inizia con le solite code chilometriche davanti agli Apple Store per mettere le mani sul nuovo iPhone; lì, manipoli di invasati discutono tra loro di telefoni come fossero gioielli, della risibile rivoluzione apportata da Apple col jack cuffie posto in fondo alla scocca, e infine discutono animatamente di cose che neppure conoscono. Non mancano poi gli accenni al caos degli adattatori creato da Linghtning, o alla ridicolezza del doversi mettere in coda per avere il privilegio di sborsare centinaia di dollari per primi. E di sicuro, la calca di questi giorni non aiuta la nostra reputazione.
Poi, nella seconda metà dello spot, le luci della ribalta sono puntante tutte sulle meraviglie del Galaxy, “il miglior nuovo prodotto” di tutti i tempi. E allora, in uno scenario totalmente pretestuoso (il tizio col Samsung è in coda per tenere il posto ai genitori), si alternano personaggi che si scambiano Playlist con S-Beam, o che ammettono -contro ogni sondaggio– di aver abbandonato la mela. Possibilità concreta o fantascienza? Ditecelo nei commenti, e che siano caustici e taglienti come l’allusione alle iPecore.