L’ultimo trimestre fiscale ha visto iPhone crollare del 17% nel Vecchio Continente; quote di mercato erose dai competitor, in particolare Samsung e Xiaomi che invece hanno fatto l’en plain.
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Stando agli ultimi dati pubblicati da Canalys, il market share di Samsung è salito del 20% in Europa, rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso; Xiaomi invece è cresciuta di un incredibile 48%, sebbene alligni ancora dietro Cupertino nella classifica.
“evidentemente,” spiegano dalla società di analisi, “Samsung ne aveva abbastanza di perdere terreno in Europa. Per anni, la focalizzazione sui profitti operativi ha soffocato la strategia di prodotto. Ma quest’anno, le catene si sono spezzate, e riguadagnare il market share è tornata ad essere la priorità. Il suo successo tuttavia non è dovuto soltanto alla strategia di prodotto.”
Samsung infatti è stata veloce a “capitalizzare sui problemi statunitensi di Huawei, lavorando dietro le quinte per posizionarsi come alternativa stabile nelle conversazione con gli operatori e i rivenditori più importanti. L’assenza di fenomeni di brand loyalty negli smartphone Android di basso e medio range, che ha flagellato Samsung a lungo, ora è diventato il catalizzatore della sua migliore performance in anni.”
Così facendo, italiani e i cugini continentali dimostrano ancora una volta un trend molto evidente qui da noi, rispetto agli Stati Uniti: l’estrema fluidità dell’utenza che passa senza soluzione di continuità da una brand all’altro, in base a diverse variabili. Siamo, per usare le parole di Canalys, “uno dei mercati smartphone a più elevata volatilità di brand” al mondo.
Ciò implica che il nostro mercato comporta grossi rischi, ma anche gigantesche opportunità, come dimostra l’avanzata di Samsung.
Complessivamente, si stima che Apple abbia consegnato 6.4 milioni di iPhone in Europa nell’ultimo trimestre fiscale, laddove Samsung è arrivata a 18.3 milioni. Il che si traduce in un 14.1% di market share contro il 40.6% della sudcoreana. A mo’ di paragone, l’anno scorso di questi tempi le percentuali erano rispettivamente del 17% e 33.9%.
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Ovviamente, occorre sottolineare che diffusione non fa rima con fatturato; Apple, infatti, a fronte di una fetta più piccola d’utenza, domina però per quantità di profitti. E comunque c’è sempre l’incognita iPhone 11: coi nuovi modelli alle porte, questi equilibri subiranno certamente uno scossone.