[blogo-video id=”201943″ title=”Samsung Note 8 – Riconoscimento Facciale fa Cilecca” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/9d6Oukzo-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”230419″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjAxOTQzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL21lbGFibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzIwMTk0My8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMjAxOTQze3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMDE5NDMgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18yMDE5NDMgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
Basta una foto del profilo Facebook per sbloccare un qualunque Samsung recente. Ecco perché le aspettative, con iPhone 8, sono altissime.
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Una delle accuse che spesso vengono mosse alla mela, è di arrivare seconda; cioè, di prendere tecnologie o intuizioni esistenti, e semplicemente di migliorarle. Eppure, questo approccio denota grande saggezza, e per come la vediamo noi è tutt’altro che un demerito. E vi spieghiamo perché con un esempio concreto.
Prendere il flop del riconoscimento facciale del Samsung Galaxy S8: basta una foto per ingannare il sensore biometrico del dispositivo; e la stessa cosa avviene con la scansione dell’iride. Voi direte che si tratta di una prima versione, e col Note 8 queste falle siano state corrette; e invece nisba.
Nel video che vedete in cima al post, uno sviluppatore è riuscito a sbloccare un Note 8 con un selfie scattato sul proprio telefono e, se l’orrore non bastasse, il trucco funziona anche con le foto profilo di Facebook. Insomma, un colabrodo.
Samsung si giustifica dicendo che si tratta di una semplice feature di convenienza per l’utente, e non di un vero e proprio irrobustimento della sicurezza; tant’è che il riconoscimento facciale non può autorizzare i pagamenti Samsung Pay. Ed ecco perché possiamo affermare che, al netto di sorprese shock, la scansione biometrica di Apple sarà decisamente più precisa e affidabile. Apple infatti –ne abbiamo le prove inconfutabili– ha in mente di abilitare il Face ID alle transazioni Apple Pay: dunque, a Cupertino sono assolutamente certi dell’inviolabilità del sistema. Altrimenti, non avrebbero neppure perseguito questa strada.
Anche perché, mentre Samsung può comunque contare sul sensore di impronte, Apple invece taglierà i ponti col Touch ID per ragioni tecniche: semplicemente non è riuscita a infilarne le funzioni nel display.
Anzi, scommettiamo che durante la presentazione di iPhone 8 Tim Cook accennerà con malizia alle “altre soluzioni di riconoscimento biometrico là fuori” che non funzionano altrettanto bene? Senza Touch ID, e dovendo affidarsi in toto al riconoscimento del volto, Apple non può far altro che creare la tecnologia perfetta. Su questo punto, infatti, si gioca la credibilità.