Visto che non si toccava l’argomento già da un po’, è ora di aggiornarsi sulle ultime novità della vicenda legale che vede scornarsi Apple e Samsung. La società sudcoreana ha infatti chiesto formalmente al giudice di poter aggiungere l’iPhone 5 alla causa in corso negli USA, con la speranza di arrivare ad un blocco delle vendite.
Nessuna sopresa; è da quasi due settimane che si parla della questione, solo che prima Samsung aveva bisogno di analizzare il nuovo smartphone Apple per essere sicura che contenesse le tecnologie oggetto della presunta violazione. Ed evidentemente, la ricerca ha dato esito positivo:
La deposizione del primo ottobre ora afferma che “non appena l’iPhone 5 è stato reso disponibile per l’acquisto, Samsung ha dato il via alle indagini sul prodotto, ed entro una settimana ha stabilito che sfruttava le sue tecnologie brevettate.”
Samsung ha spiegato alla Corte che sarebbe molto più efficiente discutere l’iPhone 5 direttamente in quella sede, piuttosto che andare ad aprire un nuovo fascicolo sui medesimi otto brevetti. Samsung afferma che “l’iPhone 5 è accusato di possedere le stesse funzionalità di cui sono accusate anche le precedenti versioni di iPhone; di conseguenza, provare l’esistenza della violazione sull’uno, significa confermarla anche sugli altri.
La notizia non giunge affatto inaspettata, anzi era probabilmente l’unica mossa possibile. Sebbene infatti il giudice abbia deciso di sollevare il Galaxy Tab 10.1 dal blocco delle vendite negli USA, nulla vieta che Cupertino chieda e riesca a ottenere un’ingiunzione permanente più in là nel corso del dibattimento. Dibattimento i cui esiti -ormai è assodato- stravolgeranno gli equilibri attuali di mercato.
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