Risale a meno di un mese fa la notizia dell’acquisizione di AuthenTec da parte di Cupertino. Come già detto, si tratta d’una società specializzata nella sicurezza mobile e nelle tecnologie biometriche; ciò che tuttavia non si sapeva al tempo, è che Apple aveva una gran fretta di portare a casa la partnership in qualunque modo possibile.
Ora che la documentazione sull’acquisizione è stata depositata come da prassi alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti, scopriamo che la mela serbava una incontenibile impazienza nel siglare l’accordo con AuthenTec. Le prime trattative risalivano alla fine del 2011, ma di potenziali accordi di licenza si è iniziato a parlare soltanto dal febbraio 2012:
Il primo maggio, insoddisfatta dell’accordo commerciale, Apple notificò ai dirigenti AuthenTec la proposta di acquisire la società. L’offerta era di 7$ per azione, con una valutazione superiore del 115% rispetto alla chiusura del giorno prima. Un prezzo ritenuto da Apple “inarrivabile da altri potenziali acquirenti.”
Il 2 maggio, Apple ha iniziato a stringere le viti. La società riteneva che il prezzo offerto fosse “molto allettante” anche perché AuthenTec avrebbe incontrato diverse sfide nel tentativo di sviluppare nuove tecnologie per le sue rivali, le quali “possiedono dozzine di diverse piattaforme, in contrasto con quella Apple che invece offre unità di design nelle componenti tra quantità significative di volumi trasversali”
Senonché durante il processo di valutazione dell’affidabilità, moralità ed eventuali pregiudizievoli in AuthenTec (il cosiddetto “diligence process”), Apple ha scoperto elementi che non le erano congeniali. Per questo è tornata all’attacco con un sistema di licenze in luogo dell’acquisizione:
Dal primo giugno al 3 di luglio, entrambe le parti hanno continuato a “progettare e sviluppare la tecnologia per Apple, e hanno continuato a negoziare per ridurre al minimo le differenze di vedute e raggiungere finalmente un accordo commerciale.”
Se c’era bisogno della prova della determinazione di Apple sull’integrazione di tale tecnologia nei propri prodotti a tutti i costi, eccovi serviti.
E così, quando a metà luglio AuthenTec riuscì a risolvere tutte le questioni che avevano macchiato l’esito del diligence process, a Cupertino tagliarono la testa al toro e proseguirono con l’acquisizione formale, a suon di 8$ per azione e licenze per 135 milioni di dollari.
Questa urgenza, a quanto pare, era giustificata dai tempi ristrettissimi con cui avevano bisogno di tali tecnologie a Cupertino. Sarebbero infatti un perfetto complemento per iOS 6, in arrivo tra qualche settimana, e la nuova funzionalità Passbook:
In tutti i meeting con AuthenTec, Apple è stata chiara nella necessità che lo sviluppo della nuova tecnologia proseguisse senza soluzione di continuità, a prescindere che si formalizzasse o meno un accordo commerciale (con royalties, esclusive e forniture in licenza) o si procedesse all’acquisizione. Vedremo quindi tecnologie di riconoscimento delle impronte nel nuovo iPhone (o iPad?) Quasi certamente sì.
Gli scenari possibili sono molti, ma l’implementazione del riconoscimento biometrico non dovrebbe richiedere troppe complicazioni: secondo gli esperti, infatti, si potrebbe facilmente inserirlo sotto al pulsante Home. Per farne cosa? Per la sicurezza, indubbiamente, al posto delle password; e magari per implementare la multi-utenza su iOS. Di sicuro, a differenza delle altre volte, non dovremo attendere anni prima di saperlo con certezza.