Quello della sicurezza della piattaforma Mac è uno dei più ricorrenti cavalli di battaglia degli Apple maniac, ma con il passare degli anni, e la continua diffusione dell’OS made in Cupertino, le cose potrebbero cambiare.
Senza entrare nel merito della programmazione, è risaputo che la filosofia che sta alla base degli attacchi o creazioni di malware generico è, fondamentalmente, di carattere economico; da questo ne consegue che il target del software malevolo non può che essere il software più diffuso sul mercato, ottimizzando così le risorse dell’hacker. Attualmente tale ruolo è giocato da Windows (sia esso XP o Vista) e, verosimilmente, lo sarà ancora per un po’ di anni.
Ma alla luce delle continue nuove fette di mercato che Mac OS X continua a ritagliarsi, passando per exploit o malware attualmente conosciuti (anche relativi ad altri software Apple), concludendo con l’ondata “modaiola” che, in questi ultimi 2 anni, vede nell’acquisto di prodotti Apple il proprio culmine storico, la cosa interessante è domandarsi per quanto il Mac User si potrà sentire ancora al riparo da tutto ciò che la sua controparte Windows sperimenta da anni.
Se la tendenza, in termini di vendite per Apple, rimarrà la medesima nei prossimi anni, non è inverosimile pensare che qualche hacker malintenzionato sarà intenzionato alla creazione di virus e/o trojan per Mac.
Posto che uno scenario del genere potrebbe realizzarsi, è lecito domandarsi: “sarà necessario difendersi con un anti-virus nei prossimi anni?”
Il sodaggio durerà per 1 settimana a partire da oggi.