Tempo fa è stata sollevata una notevole polemica attorno a Siri e ad un presunto glitch che offriva risultati sbagliati, o meno che ottimali, nelle ricerche riguardanti l’interruzione di gravidanza e le cliniche per l’aborto. Dopo un lungo periodo il problema sembra finalmente risolto in favore di risultati più corretti su questi temi.
[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/15505/la-prima-polemica-dietro-a-siri”][/related]
La discussione risale al 2011, anno dell’introduzione di Siri nel mercato consumer. Al tempo i risultati offerti dall’assistente virtuale di Apple in tema di aborto nella ricerca di strutture dove praticare l’interruzione erano, nel migliore dei casi, fuorvianti e puntavano verso cliniche lontane dall’area geografica dell’utente o addirittura verso strutture dedicate all’adozione.
Naturalmente è seguito un acceso dibattito mediatico che comprendeva anche esponenti di vari gruppi per i diritti civili e portavoce della società di Cupertino che si è difesa asserendo che si trattasse di un “glitch”, un’imprecisione di Siri ancora “giovane”. Le risposte di Apple in merito a questo problema non sono state molte negli anni successivi.
La discussione è stata ripescata di recente dalla rivista americana Fast Company che sottolineava ancora la presenza di questo “bug” nei mesi scorsi, errore risolto invece nelle ultime settimane. L’organizzazione non-profit Sea Change Program, in collaborazione con la University of California di San Fransisco, ha fatto pressione su Apple per un cambiamento arrivando a scrivere una lettera direttamente al CEO Tim Cook.
Secondo i portavoce di SCP le tempistiche nella risoluzione di questo bug sono un po’ sospette; qualsiasi siano le motivazioni in gioco, comunque, i risultati ora offerti da Siri sono in linea con le richieste.