Il video che vedete qui sopra, comparso su Youtube solo poche ore fa, è foriero di una brutta notizia per Cupertino. Nonostante il supporto ufficiale alla lingua giapponese recentemente introdotto con iOS 5.1, infatti, Siri dimostra una ragionevole capacità di comprensione coi comandi base, ma nei contesti più complessi si perde. Anzi, viene letteralmente stracciata dall’omologo creato da DoCoMo.
Forse dipenderà dal fatto che l’app Android di dettatura e riconoscimento vocale di DoCoMo, Shabette Concier, è stata sviluppata da ingegneri giapponesi per il pubblico giapponese, fatto sta che Siri non se la cava granché bene con la lingua di Junichirō Tanizaki. Riesce benino con domande semplici del tipo “fa freddo fuori?” oppure con richieste esplicite finalizzate alla creazione d’un promemoria o all’impostazione di un evento nel calendario; ma nelle interazioni più complesse si perde in un bicchier d’acqua, incapace di entrare nel contesto, di cercare sul Web i video d’una cantante pop giapponese oppure di comprende scioglilingua e frasi di cucina.
Come correttamente nota qualcuno, tuttavia, è iniqua la richiesta d’una mappa che l’utente fa nel video; i cosiddetti “location data” infatti non sono ancora disponibili al di fuori degli Stati Uniti. A parte questo, però, Shabette Concier si comporta oggettivamente meglio in tutte li situazioni mostrate.
Certo, come noto Siri versa ancora in stato di beta e ha qualche difficoltà con gli accenti, ma è ragionevole ritenere che presto molti dei suoi problemi verranno risolti nel tempo. Ciononostante, è un elemento da tenere bene a mente al momento dall’acquisto d’un iPhone 4S.