L’uso dello smartphone durante la guida è una terribile abitudine che può mettere in pericolo la vita propria e altrui; ciononostante -complice la monotonia dell’esperienza, e la sua ripetitività- molti guidatori tendono a ignorare la legge, e a distrarsi mandando messaggi o consultando il Web. Tant’è che la distrazione rappresenta la causa principale degli incidenti stradali nel nostro e in molti altri paesi.
Ma una recente ricerca, stilata da The Zebra e basata sulla comparazione dei costi assicurativi, svela un elemento sinistro che desta preoccupazione. Gli utenti iPhone hanno la tendenza ad usare maggiormente il telefono alla guida rispetto a quelli Android. E la colpa è della bontà della piattaforma.
“Apple” spiega The Zebra, “ha chiaramente fatto un eccellente lavoro nell’assicurarsi che i suoi utenti passino più tempo con le app e le funzionalità [di iPhone]. Hanno ottenuto il risultato mantenendo la tecnologia semplice; tuttavia, è la prima volta che studiamo l’impatto della semplicità d’uso sulla sicurezza stradale.”
E i numeri sono agghiaccianti. Su un campione di oltre 2.100 guidatori, questa la statistica registrata:
- Messaggistica: iPhone 51%, Android 35%
- Scattare Foto: iPhone 33%, Android 23%
- Registrare Video: iPhone 20%, Android 10%
- Video Chat: iPhone 17%, Android 8%
- Facebook: iPhone 15% percent, Android 9%
- Consultazione Instagram: iPhone 12%, Android 4%
- Pubblicazione su Instagram: iPhone 8%, Android 3%
- YouTube: iPhone 10%, Android 6%
- Streaming Video: iPhone 8%, Android 4%
Per questa ragione, negli USA le franchigie per gli incidenti causati distrazione sono aumentate vertiginosamente nel corso degli ultimi anni; e così, chi causa un incidente guardando il cellulare, deve riconoscere all’assicurazione una penale che, in alcuni casi, può raggiungere anche i 300$.
Curiosamente, i Millenial (cioè i nati tra i primi anni’80 e gli anni ’90) hanno il 10% di probabilità in più di distrarsi alla guida, in particolare per gestire messaggistica, Facebook e per seguire faccende di lavoro, oppure -nel 28% dei casi- per intrattenere i figli.