Il progetto “segreto e rivoluzionario” affidato al designer francese Phillippe Starck e rivelatosi poi uno yacht voluto nientemeno che da Steve Jobs in persona, giace ora sotto sequestro nel porto di Amsterdam. A quanto pare, Starck non avrebbe ricevuto per intero la somma inizialmente pattuita.
Era uno studio del valore di 9 milioni di Euro, ma Jobs -o chi per lui- finora ne avrebbe corrisposti appena 6; per questa ragione, i legali del designer hanno preteso e ottenuto il blocco del natante fino a contrordine:
Lo yacht è stato posto sotto sequestro mercoledì sera, ha affermato il legale, e resterà nel porto di Amsterdam in attesa che i legali di Jobs paghino quel che resta.
“Questo progetto è in corso d’opera dal 2007, ed è figlio d’un intenso scambio di informazioni e dettagli tra Jobs e Starck” ha dichiarato Roelant Klaassen, l’avvocato che rappresenta Ubik.
“Costoro si fidavano l’uno dell’altro, per cui non esiste un contratto molto dettagliato” ha affermato dopo.
Come ci si possa abbandonare ad un gentlemen’s agreement quando in ballo c’è uno yacht da 105 milioni di Euro, resta un mistero. Fatto sta che è dal giorno del varo che non esce dai bassi fondali in cui alligna per solcare le poderose onde del Mare del Nord. Una fine davvero ingloriosa, per un simile gioiello di tecnologia ed estetica.