Nel corso dell’evento Stream On 2023 (andato in scena poche ore fa), Spotify ha presentato il nuovo design della sua applicazione per iOS, iPadOS e Android. L’intento è quello di semplificare il processo di scoperta di nuovi contenuti da ascoltare e guardare, ma appare chiaro fin da subito quale sia la principale fonte di ispirazione. Scorrimento verticale, ovvero TikTok e Instagram.
Ecco il nuovo Spotify: musica e non solo
Il nuovo look della piattaforma di streaming è la prova del tipo di azienda (e servizio) che Spotify vuole essere. Negli ultimi anni molti investimenti sono stati fatti su podcast, audiolibri, contenuti live e altro ancora, nel tentativo di essere qualcosa di più di una “semplice” app per ascoltare musica. Il colosso guidato dal CEO Daniel Ek vuole che Spotify sia un punto di riferimento anche per i creator.
Il problema – se così possiamo definirlo – è che con tutte queste tipologie di contenuti, la musica (che dovrebbe essere protagonista) rischia di passare in secondo piano. Una volta aperta la nuova applicazione, Spotify propone album e playlist, seguite subito sotto da podcast, foto, brevi video. E poi ci sono molti più contenuti con riproduzione automatica, che proveranno a catturare l’attenzione dell’utente.
Certo, il tutto è incredibilmente dinamico, piacevole e moderno. L’aggiornamento sarà a breve disponibile per tutti, ma – stando ai primi commenti apparsi in rete, principalmente su Twitter – la strada appare già leggermente in salita. Proprio perché lo spazio per la musica sembra leggermente ridotto. O almeno questa è la sensazione.
Altra novità importante è l’intelligenza artificiale, maggiormente personalizzata. La funzione Smart Shuffle, che aggiunge temporaneamente brani alle tue playlist già esistenti, si presenta come un upgrade della funzione “playlist per te”. E poi c’è anche DJ, l’IA che crea un programma radiofonico pensato per ogni singolo utente.
Spotify è il Re indiscusso del mercato dello streaming musicale (Apple Music e Amazon Music inseguono), e con le novità appena presentate ha dimostrato di voler mettere le mani su quanti più contenuti audio possibile. Spotify non è più un’app musicale ormai, questa è la verità.