Quando si crea un prodotto, il processo di scelta del nome non è banale. Anche per il browser Apple che ora conosciamo come Safari ci furono varie proposte, tra le quali ha vinto quella definitiva usata per l’uscita del software nell’ormai lontano 2003.
“Non so dire chi suggerì il nome ‘Safari’. Non ero nella stanza quando i Cieli si aprirono e gli angeli cantarono in coro quella benedizione a tre sillabe. Ma ho fatto parte delle discussioni sul nome effettuate prima. Diverse volte.”
Sono le parole di Don Melton, ex impiegato Apple che ha raccontato tramite il suo blog personale alcuni retroscena legati ai nomi proposti per il browser Apple.
Nella stanza di cui sopra, naturalmente, anche Steve Jobs:
“Ricordo che Steve inizio a dire alcuni nomi a voce alta – credo per vedere come suonavano nella sua bocca e nelle sue orecchie. Il che non è una cosa strana come sembrò allora – è una buona tecnica ora che ci penso.
Non ricordo tutti i nomi, ma uno dei preferiti fu ‘Freedom’. Steve passò un po’ di tempo provandolo con tutti noi. Gli piaceva probabilmente perché invocava l’immagine positiva delle persone libere. E parlava della nostra libertà da Microsoft ed Internet Explorer, la società e il browser dai quali dipendevamo al tempo.”
Freedom, vale a dire libertà. Una scelta forse corretta per l’immagine evocata come sostiene Melton, ma alla quale fu preferito il nome Safari, più “esplorativo” e più vicino al concetto stesso di navigazione sul Web.
Via | Bgr.com