C’è stato un tempo in cui lo stesso iCEO ponderava di abbandonare la linea dei computer professionali con la mela. Proprio quando gli utenti di fascia alta si struggevano lanciando petizioni accorate, lo storico iCEO pensava di dare loro il dispiacere più grosso cancellando per sempre i Mac Pro dal catalogo.
Ken Segall, l’uomo dietro la campagna Think Different e l’autore di Insanely Simple, ha raccontato i retroscena della vicenda in un recente post sul proprio blog personale:
Apple avrebbe mai lontanamente pensato di dire addio al mercato pro?
Spero che siate seduti mentre leggete queste parole, perché tempo addietro Steve Jobs aveva considerato sul serio questa opzione. Il tutto risale ai giorni in cui l’iMac si era trasformato in un bestseller globale. Durante una delle riunioni di routine, Steve aveva rivelato di essere sul punto di uccidere i prodotti professionali. La ratio era quella che vi aspettereste: i prodotti consumer hanno una crescita illimitata, mentre i prodotto pro si rivolgono ad una nicchia che consuma ingenti risorse.
Il resto è storia. Dopo un periodo che a qualcuno sarà sembrato eterno, e dopo 3 anni di calma piatta, Apple ha finalmente lanciato di nuovi software professionali e ha pure annunciato il Mac Pro di futura generazione, compatto e potentissimo.
Niente, però, sarà come in precedenza, e questo era evidente a tutti. Secondo Segall, Cupertino sta spingendo il software e l’hardware professionale verso una direzione inedita e potenzialmente rischiosa: in luogo di strumenti potenti, un prodotto potente ma anche facile da usare. Sfida accettata.