Pur non condividendo quanto indicato nel Digital Markets Act, Apple deve assolutamente adeguarsi alle direttive dell’Unione Europea. Già dal prossimo anno sarà possibile scaricare applicazioni su iPhone e iPad senza passare obbligatoriamente per App Store.
App Store alternativi: dal 2023 gli iPhone saranno molto più vicini agli smartphone Android
È un cambiamento radicale che potrebbe diventare ufficialmente realtà già nel 2023, insieme a iOS 17. A riportare la notizia è il solito Mark Gurman, firma di Bloomberg e principale fonte su tutto ciò che riguarda l’azienda di Cupertino.
La società punta a rendere pronte queste modifiche come parte dell’aggiornamento a iOS 17, previsto per il prossimo anno, così da essere in linea con con i tempi della direttiva.
Secondo Gurman, Apple avrebbe già messo insieme un team per consentire il download di applicazioni da “negozi digitali” alternativi. Per questa “prima volta” storica, Tim Cook & co. vogliono fare le cose nel modo giusto e hanno spostato molte energie su questa sorta di rivoluzione.
Anche se, in base a quanto trapelato, molti degli engineer di Apple non sarebbero poi così contenti, perché questo cambio di strategia starebbe togliendo tempo utile allo sviluppo delle funzioni che verranno.
Non è stata un’iniziativa voluta da Apple, considerando che l’azienda ha passato anni a sottolineare la pericolosità del “sideloading” […]. Opponendosi alle nuove normative europee, Apple ha sostenuto che questa pratica potrebbe consentire l’installazione di app non sicure sui dispositivi dei consumatori e minacciare la privacy.
È vero, anche per tutelare i suoi interessi, il gigante di Cupertino si è sempre opposto – pubblicamente e non – alla pratica nota come sideloading. Questa consente il download di applicazioni da fonti diverse da App Store e di conseguenza la si potrebbe intendere come una sorta di maggiore libertà di movimento per l’utente finale.
I rischi però ci sono, sono reali. Chi non ha molta praticità con gli smartphone, con i sistemi operativi, con il mondo della app e più in generale con il web, rischia di riempire il proprio dispositivo di software potenzialmente pericolosi per la propria privacy e non solo.
Vedremo come Apple annuncerà questa clamorosa novità nel 2023 e se proverà, a modo suo, a “personalizzarla”, diciamo così, per limitare i rischi. In ogni caso, con il passaggio all’USB-C e all’apertura agli store di app di terze parti, l’iPhone è destinato a diventare sempre più simil-Android.