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TeenSafe è un servizio online nato per seguire e proteggere la vita digitale dei propri figli; permette di leggere l’intera corrispondenza mail, SMS, iMessage, Kik, WhatsApp, di accedere alle chiamate effettuate, all’elenco delle app installate, alla Rubrica, alla cronologia di navigazione, e di visualizzare i luoghi frequentati.
Il problema è che, in questi giorni, gli identificativi unici (UDID) degli iPhone connessi al servizio, il nome utente e le password Apple collegate al dispositivo sono rimaste accessibili a chiunque e in chiaro. Si tratta di una violazione sesquipedale della sicurezza che riguarda decine di migliaia di utenti.
Se rientrate tra questi, modificate immediatamente la vostra password iCloud e quella dei vostri figli. E meno male che TeenSafe era un’app “sicura” di monitoraggio. Dalla società fanno sapere di “aver preso le misure necessarie per chiudere uno dei server al pubblico, e aver iniziato ad avvisare i clienti coinvolti,” ma intanto il danno è fatto.
Curiosi di capire come funzionasse il servizio, abbiamo indagato un po’ e abbiamo scoperto che non c’è nessuna tecnologia aliena, né app iOS da installare; semplicemente, c’è un software per Mac che di tanto in tanto effettua backup locali, legge i dati raccolti e li carica tutto online sui server TeenSafe. Cose che fanno decine di software anche gratuiti e che -a differenza di TeenSafe- non richiedono abbonamenti né caricano online i fatti vostri.
Dunque, lasciate perdere servizi del genere; potete effettuare lo stesso tipo di controlli parentali, lasciando in locale tutti i dati personali vostri e dei vostri figli, con applicazioni tipo iMazing di cui abbiamo parlato in diverse occasioni. Tutti gli sforzi di Apple volti a mantenere la vostra sicurezza sono nulli, se infilate nel telefono un cavallo di Troia.
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