Il designer londinese Phil Gyford ha condotto un interessante esperimento per verificare quale sia la tecnologia di input che permette di scrivere in minor tempo un testo di 221 parole.
Gyford ha eseguito il test con i seguenti dispositivi:
- Apple Netwon MessagePad 2100 del 1997 dotato di riconoscimento della scrittura inserita tramite stilo sul touchscreen
- Palm Vx del 1999 dotato del sistema Graffiti per il riconoscimento delle lettere inserite tramite stilo in un’apposita area del dispositivo
- Palm Treo 650 del 2004 dotato di una piccola tastiera fisica QWERTY
- Apple iPhone 3Gs del 2009 dotato di tastiera touchscreen QWERTY
Come termine di paragone Gyford ha anche scritto il testo con carta e penna e lo ha digitato sulla tastiera QWERTY di un MacBook.
Il risultato della sfida è tutt’altro che scontato, provate ad immaginare la classifica, poi controllate l’esito del test dopo il salto.
Per quanto non possa essere considerato un esperimento scientifico e rigoroso, il test dimostra che una tastiera virtuale come quella dell’iPhone può competere ad armi pari con una piccola tastiera fisica, inoltre dimostra che la scrittura a mano libera è sempre più lenta della digitazione su tastiera.
Alla luce di questi risultati anche l’imminente tablet potrebbe utilizzare come unico dispositivo di input una tastiera virtuale.