Da diversi mesi sta crescendo l’attesa per The Daily, il primo quotidiano creato dalla NewsCorp di Rupert Murdoch appositamente per iPad. Sembra che nel progetto sia coinvolta Apple in prima persona, tanto che secondo qualcuno il lancio avverrà per bocca di Steve Jobs durante un keynote. Fino a qualche settimana fa si parlava di un debutto nel mese di dicembre, ormai però sembra improbabile. Secondo Peter Kafka di All Things Digital, invece, il primo numero del Daily arriverà su iPad il 17 gennaio. La notizia ha fondamento, anche perché All Things Digital è proprietà di NewsCorp, quindi Kafka avrà avuto sicuramente un interlocutore a cui chiedere conferma.
Nel frattempo Murdoch ha già assoldato quel che più serve a un giornale: una redazione composta da oltre 100 redattori, tra cui potrebbero comparire firme a sorpresa. Sempre secondo Kafka, la pubblicazione sarà un quotidiano del mattino, con un alto tasso di contenuti video, funzionalità multimediali e effetti 3D, che metteranno alla prova le reali potenzialità di iPad come strumento di informazione.
L’abbonamento costerà 99 centisimi di dollaro a settimana, e verrà gestito con una nuova funzionalità di iOS creata appositamente per il Daily: gli abbonamenti “push”. Questa funzione ci consentirà di iscriverci a un giornale e iTunes rinnoverà automaticamente l’iscrizione di settimana in settimana. iPad, quindi, ci ricorderà di aver attivato una nuova settimana di abbonamento tramite notifica push, dandoci la possibilità di interrompere l’abbonamento in qualunque momento. Il numero del giorno, invece, sarà disponibile nell’applicazione ogni mattina.
Come è noto, la questione degli abbonamenti è quella che sta creando più attriti tra Apple e gli editori. L’azienda di Steve Jobs vuole un controllo su questa funzione, mentre gli editori preferirebbero implementare i loro sistemi di pagamento, o almeno avere un controllo sui dati di iscrizione degli abbonati. Secondo Kafka gli abbonamenti “push” non risolveranno questa diatriba, ma sicuramente daranno un motivo in più agli editori per buttarsi a capofitto in App Store.