L’impianto accusatorio rasenta il caso da manuale. Con le sue scelte in materia di design e hardware, Apple ha causato “danni monetari e nocumento irreparabile” ad HTX, e per questa ragione la società pretende uno stop immediato alle violazioni o un adeguato risarcimento in royalties per compensare i mancati introiti. Lo racconta Bloomberg in un recente articolo:
THX detiene un brevetto del 2008 per un’unità speaker che può migliorare l’output sonoro e collegarsi ai computer o alle televisioni a schermo piatto, stando alla denuncia sporta ieri in una corte federale di San Jose, in California.
Il testo fa esplicitamente riferimento ad iPhone 4S, iPhone 5 e a modelli di iPad e iMac “non ancora divulgati.” A giudizio di AppleInsider, tuttavia, anche gli speaker allungati del nuovo iMac potrebbe violare la proprietà intellettuale di THX. Cosa tutt’altro che impossibile da dimostrare, soprattutto se consideriamo che il fondatore dello standard originale THX, Tom Holman, è entrato a far parte della mela a metà 2011 proprio per “coordinare la direzione tecnica” delle tecnologie audio di Cupertino.
In ogni caso, le strade possibili sono principalmente due; da una parte Apple potrebbe provare a invalidare il brevetto, che poi è l’esatta strategia di Samsung nei suoi confronti. Oppure, potrebbe provare tentare la strada dell’accordo extra-giudiziale, anche se in questo caso molto dipenderà dalla componente economica. C’è tempo, comunque: le arringhe iniziali sono previste per il 7 giugno, con inizio del dibattimento una settimana dopo.