Apple come il nazismo. L’infelice paragone -utilizzato in una recente compagna pubblicitaria dal produttore di smartphone cinese Jia Yueting- è stato giudicato un po’ fuori dalle righe. Ecco perché non sorprende che le scuse siano giunte in tempi record, prima che qualcuno sguinzagli gli avvocati.
Il poster in questione recita, anzi recitava, “Crowdsourcing e Libertà contro Arroganza e Tirannia” e mostrava un Adolf Hitler con al braccio una fascia rossa e il logo di Apple al posto della svastica. Un modo per sostenere la tesi che Apple -col suo rigido ecosistema e il severo controllo- stia soffocando la concorrenza e l’innovazione, pugnalando così alle spalle gli interessi dei consumatori.
“Sotto il regime arrogante della dominazione di iOS che gli sviluppatori del mondo amano eppure odiano, continuiamo a chiederci se questo tipo di innovazione sia giusto” scrive Yueting. E va avanti dicendo che Apple è un “impero crepuscolare” e subdolo […]. Le porte nelle immagini della campagna pubblicitaria svelano invece l’arrivo del nuovo smartphone LeTV X900.
Sarà che in Cina certe cose non le hanno mai vissute, e certi orrori li hanno visti solo in cartolina, fatto sta che queste dichiarazioni hanno fatto subito scattare l’allerta. E infatti, nel timore di ritorsioni legali, Jia Yueting si è rimangiato tutto.
“Sono profondamente dispiaciuto,” ha dichiarato “per la pubblicazione di quell’animazione […]. Era insensibile e, col senno di poi, sbagliata. Si è dimostrata un errore madornale, e l’abbiamo rimossa. È stato insensibile e sbagliato utilizzare un’immagine simile in modo così leggero. La mia intenzione era di esprimere la nostra visione, e cioè che gli ecosistemi a tecnologia aperta portano maggiori benefici agli utenti e incoraggiano la vera innovazione. Vi prego di accettare le mie scuse più sincere.”
Ma l’aspetto più curioso è che, nel bene o nel male, questa idea non sembra essere una novità su Internet. Cercando un’immagine per il post, ci siamo resi conto di quanto in realtà sull’argomento la Rete abbia tagliato e cucito, con risultati talvolta davvero poco simpatici. Vi riportiamo qui di seguito una Gallery del pessimo gusto molto esplicativa.