Al Wallace Wade Stadium di Durham, luogo in cui si è tenuta la cerimonia di laurea della Duke University, Tim Cook ha spronato i giovani astanti ad essere coraggiosi, e ad affrontare le sfide del mondo di oggi sfruttando la tecnologia cui abbiamo accesso.
La polarizzazione politica, i cambiamenti climatici, i rischi per la privacy personale e l’ineguaglianza sociale rappresentano i problemi più importanti dei nostri tempi, spiega l’iCEO, ma “non siete impotenti davanti ad essi. Anzi, nessuna generazione ha mai avuto tanto potere come voi, e nessun’altra ha mai avuto la possibilità di cambiare le cose altrettanto rapidamente.”
“Il passo con cui avanza il progresso,” ha spiegato, “è incredibilmente più rapida oggigiorno. Aiutato dalla tecnologia, ognuno di noi possiede gli strumenti, il potenziale e la portata per costruire un mondo migliore. È questo che rende il nostro tempo il miglior periodo storico in cui essere vivi.”
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Think Different
“Non accettate il mondo come lo ereditate oggi. Nessuna grande sfida è mai stata risolta, né è stato mai raggiunto un avanzamento che durasse in eterno, fintanto che la gente non osi provare qualcosa di nuovo. Osate il think different.”
Responsabilità
I laureandi che aveva davanti hanno una gigantesca responsabilità, che deriva direttamente dalla loro educazione. “L’educazione di altissimo livello che avete ricevuto e per cui avete faticato tanto, vi fornisce opportunità che in pochi possono avere. Siete enormemente qualificati, e dunque enormemente responsabili della costruzione d’un mondo migliore di qui in avanti. Non sarà facile. Ci vorrà un grande coraggio. Ma quel coraggio non soltanto vi consentirà di vivere la vostra vita in pieno: vi darà anche la forza di trasformare le vite altrui.”
Coraggio
“L’intrepidezza,” ha affermato Cook, è “fare il primo passo, anche quando non sai dove ti porterà. Significa essere guidati da un fine superiore, piuttosto che da un applauso. Significa che la nostra vera natura la mostriamo quando restiamo in disparte, più che quando siamo in branco.”
“Se vi fate avanti senza temere il fallimento, se vi parlate e ascoltate senza paura del rifiuto, se agite con decenza e gentilezza anche quando nessuno guarda, fidatevi delle mie parole: anche se sembrano cose piccole non collegate, tutto il resto si accomoderà di conseguenza. Ma soprattutto, sarete in grado di affrontare le grandi sfide che vi si porranno contro.”
Da qui l’invito finale che ricorda un po’ le storiche parole di Steve Jobs alla Stanford. “Siate intrepidi” ha detto. “Siate sempre gli ultimi ad accettare le cose per come sono, e i primi a imporvi per cambiarle in meglio.”
In cima al post potete godervi l’intera cerimonia; l’intervento completo di Tim Cook, invece lo trovate al minuto 2:16:51.