Se sei Persona dell’Anno sei Persona dell’Anno, poco importa per chi. Chissà se sarà questo il ragionamento di Tim Cook, CEO di Apple che ha appena ottenuto il riconoscimento dal Financial Times. Un titolo meno ambito rispetto a quello analogo assegnato da Time, che a Tim Cook ha preferito i volontari che si stanno occupando dell’emergenza ebola in Africa.
Il riconoscimento da parte del Financial Times per Tim Cook arriva in base alla sua gestione aziendale, ma anche alla decisione di pubblicare l’ormai famosa lettera con cui ha reso pubblica la sua omosessualità:
“Il successo finanziario e nuove meraviglie tecnologiche non sarebbero state abbastanza per il capo di Apple per guadagnare il voto di FT come Persona dell’Anno 2014, ma la coraggiosa esposizione da parte di Mr Cook dei suoi valori lo hanno fatto distinguere ulteriormente.”
Per quanto riguarda invece il modo in cui Tim Cook ha condotto Apple nel corso dell’anno che si accinge a terminare, il Financial Times rimarca l’assunzione di Angela Ahrendts, ex CEO di Burberry, oltre all’acquisizione di Beats per 3 miliardi di dollari. Inclusi ovviamente anche i lanci di iPhone 6 e iPhone 6 Plus insieme al nuovo sistema di pagamento Apple Pay, così come il raggiungimento per l’azienda californiana del valore di mercato di 700 miliardi.