Se Steve Jobs basava la propria leadership sul controllo ossessivo, il conflitto e la competizione, con l’attuale iCEO è tutta un’altra storia. Le rivelazioni shock di un ex-dipendente Apple svelano la natura di Tim Cook.
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Da quando Tim Cook è alla guida di Apple, sono cambiate molte cose, nel bene e nel male. L’indole gentile del nuovo CEO di Cupertino si è subito imposta e questo ha causato un ammorbidimento del clima; risultato: il management e gli impiegati ora dormono sugli allori. Così almeno sostiene un ex-dipendente della mela -Bob Burrough- in un botta e risposta al vetriolo su Twitter con Horrace Dediu, storico analista Apple.
“Non hai la minima idea cosa stai parlando. Ho lavorato ad Apple per 7 anni sia con Steve che con Tim; iPod, iPhone, iPad,” cinguetta Burrough. “La primissima cosa che Tim ha fatto da CEO è stata convertire Apple da un dinamico innovatore ad una noiosa società di operazioni.”
Jobs utilizzava il contrasto per costringere i team a tirare fuori prodotti davvero unici, e tutti i prodotti migliori – iMac, iPod e iPhone- sono nati da due gruppi di lavoro in competizione tra loro. Oggi invece “i dirigenti non competono più tra di loro. A riguardo, il messaggio di Tim è arrivato forte e chiaro: ‘Non voglio conflitti'” col risultato che il conflitto è stato invece spostato più in basso nell’organigramma, tra i dirigenti medi e i dipendenti.
E il primo segnale di questo cambiamento di paradigma è arrivato con lo storico -e inatteso- licenziamento di Scott Forstall, che ha determinato anche il destino di macOS e iOS. Una dipartita che qualcuno ancora rimpiange:
“Sono rimasto scioccato dal suo allontanamento perché sebbene non fosse certamente Steve Jobs, era la migliore approssimazione di Steve Jobs che abbia mai lasciato Apple. Si arrivava ad aspettarsi una certa quantità di cambiamenti repentini attorno a lui perché così si facevano le cose ad Apple: col perenne conflitto interno. L’innovazione non nasce da un comitato; l’innovazione è una lotta. È caos, gente che muore, ma quando la battaglia è finita, qualcosa di incredibilmente significativo viene raggiunto.”
E con Cook, oramai è chiaro, non c’è né battaglia né lotta. Se questa pace tuttavia finirà con lo strangolare Apple, sarà il tempo a dirlo.