Il 2014 è stato un anno intenso per Tim Cook, fatto di “normale” routine come il lancio di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma soprattutto del coming out con cui il CEO di Apple ha reso ufficialmente pubblico di essere gay. Un elemento che ha sicuramente contribuito a mettere Cook tra i finalisti per il titolo di Persona dell’Anno per Time, prestigioso riconoscimento che la pubblicazione americana assegna ogni anno.
Per la sfida finale, Tim Cook dovrà vedersela con le altre persone entrate in nomination, tra le quali ricordiamo non deve necessariamente figurare la presenza di un individuo con nome e cognome: ci sono infatti i protagonisti delle proteste di Ferguson, dopo l’uccisione di un ragazzo di colore da parte di un poliziotto, e coloro che combattono l’Ebola in prima fila, insieme al leader russo Vladimir Putin, la cantante Taylor Swift, il CEO di Alibaba Jack Ma, il curdo Masoud Barzani e Roger Goodell, boss della National Football League di football.
A presentare le nomination è stata, Nancy Gibbs editor di Time, che in occasione dello show Today su NBC Monday ha parlato di Tim Cook in maniera diretta:
“Tutti si sono chiesti se potesse vivere con l’eredità di Steve Jobs in Apple nel reinventare intere categorie regolarmente. Con Apple Watch, crediamo che abbia buone chance di farlo.”
Tim Cook era stato uno dei candidati finali per il titolo di Persona dell’Anno di Time anche nel 2012, anno successivo a quello della scomparsa di Steve Jobs: all’epoca il premio finale andò a Barack Obama, ma per questo 2014 l’impressione è che possa essere davvero la volta buona. La scelta del magazine americano sarà resa nota nello stesso show Today, mercoledì.
Via | 9to5mac.com