Al Macworld di San Francisco del gennaio 2003 Steve Jobs presentò un prodotto che pochi si attendevano: un portatile della linea professionale da 12″: dimensioni ridotte pur non rinunciando alla potenza dei fratelli maggiori. Per il pubblico fu colpo di fulmine immediato: tutti si innamorarono del Powerbook 12″.
Ancora più snello dell’iBook dotato dello stesso display, il Powerbook 12″ sfoggiava un case in alluminio, elegante e robusto. Il processore era il collaudato PowerPC G4 867MHz che fino a poco tempo prima “batteva” nel cuore del Powerbook Titanium. La connettività, già ampia nel settore “wired”, era ai massimi livelli anche nel wireless: oltre al Wifi b/g di Airport Extreme, il piccolo portatile poteva sfruttare anche un chip Bluetooth integrato.
Ciliegina sulla torta era la possibilità di dotare il Powerbook 12″ di un lettore ottico Superdrive.
Il Powerbook 12″ è rimasto nei cuori (e spesso è ancora sulle scrivanie…) di tantissimi utenti che ne hanno apprezzato la potenza e la massima portabilità, oltre al design. Uscito di scena, il Powerbook 12″ ha lasciato secondo molti un vuoto che Apple non è più riuscita a colmare: già questo basta a garantirgli un posto nella nostra Top-10, il settimo per la precisione.