La notizia ha fatto il giro della rete (sebbene senza eccessivi clamori): Apple, nei recenti Mac Pro e MacBook Pro, ha abbandonato il chip TPM, Trusted Platform Module ovvero il chip che si occupa di verificare l’originalità dell’hardware e del software.
L’introduzione, nel mondo dell’informatica, della tecnologia del TPM ha suscitato reazioni controverse: da un lato le grandi multinazionali, del software e dei contenuti multimediali, hanno salutato con entusiasmo questa tecnologia in grado, se non di scongiurare, almeno di rendere molto difficoltoso l’utilizzo improprio (leggi pirateria) dei loro prodotti; dall’altro, i gruppi di utenti e le organizzazioni che si battono per il software libero, temono (in parte a ragione) un futuro da grande fratello orwelliano per il mondo dell’informatica.
Il chip TPM è sviluppato da un consorzio di cui fanno parte Microsoft, Intel, IBM, HP oltre ad Apple.
Il disimpegno di Apple è, per ora, solo ufficioso in quanto la tecnologia TPM non è presente in alcun prodotto a listino, mentre Apple non ha abbandonato il consorzio di sviluppo.
Ma perchè Apple ha abbandonato questa tecnologia?
Secondo la maggior parte degli analisti la risposta è semplice: il TPM non è attualmente necessario ad Apple per proteggere i suoi software e i contenuti multimediali che vende.
Cupertino, infatti, aveva inizialmente pensato al TMP in un’ottica duplice: la protezione, contro la copia, dei file venduti su iTunes Store e quella, contro l’installazione su PC unbranded, di Mac OS X per Intel. Allo stato attuale, però, il TPM è superfluo per entrambi gli scopi. Addirittura, ad oggi, in Mac OS X per Intel non esiste nemmeno un driver che permetta il dialogo con il chip.
Dunque avremo un futuro libero dal TPM?
Beh, non è detto. L’accoppiata Microsoft/Intel è ben avviata verso un uso massiccio del chip per la verifica della genuinità di Vista e per la protezione dei file multimediali protetti con il DRM di Redmond. Questo significa che, nel futuro, la maggioranza delle piattaforme hardware sarà dotata, di serie, del chip. Quindi le piattaforme sicure costeranno meno di quelle tradizionali. Quindi Apple probabilmente le installerà per contenere i costi.
Ma non è detto che userà il TPM, a meno che non sia necessario…
[Grazie a tutti delle segnalazioni]