In un nuovo aggiornamento del dialogo tra Trump e Apple, riguardo il futuro dell’economia statunitense, il presidente degli Stati Uniti afferma di aver ricevuto dalla società di Cupertino la promessa di costruire tre stabilimenti in territorio americano.
È già dai tempi della campagna elettorale che l’attuale presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, continua a rivolgersi alle grandi aziende americane, soprattutto quelle high-tech, per ottenere il rimpatrio di almeno parte delle loro produzioni, attraverso lunghe e articolate discussioni e con promesse di agevolazioni fiscali e minacce di boicottaggio.
Secondo quanto riportato in una recente intervista per il Wall Street Journal, lo stesso CEO Tim Cook avrebbe confermato l’impegno di Apple nella costruzione di ben tre stabilimenti, “grandi, grandi, grandi” come descritti dal vocabolario iperbolico di Trump.
“Ho parlato con [Mr. Cook] che mi ha promesso tre grandi stabilimenti – grandi grandi grandi. Gli ho detto: ‘sai, Tim, a meno che tu non cominci a costruire i tuoi stabilimenti in questo paese, non potrò considerare la mia amministrazione un successo economico.’ Mi ha chiamato ed ha detto che le cose procederanno.”
Apple sta considerando la questione già da parecchi mesi e sono state intavolati dialoghi e trattative tra la società di Cupertino e i suoi principali partner. Tra questi alcuni, come Pegatron, hanno respinto qualsiasi possibilità. Foxconn dal canto suo ha promesso di indagare ulteriormente ed ora si appresta a costruire la sua prima fabbrica in Wisconsin, sebbene non si tratti di un impianto per le produzioni legate ad Apple ma una fabbrica di display LCD.