Truth Social, l’app di social network fortemente voluta da Donald Trump, ha fatto un debutto con le scintille. Nonostante i problemi iniziali, in pochissime ore è salita in vetta alle classifiche di App Store, e ora alligna in prima posizione come l’app più scaricata del momento.
“Truth Social è is la ‘Grossa Tenda’ delle piattaforme social che incoraggia una conversazione aperta, libera, onesta e globale senza discriminazione contro le ideologie politiche,” si legge sullo scarno sito Web del portale. È una sorta di “gigantesco evento all’aperto in occasione del matrimonio del tuo migliore amico. Chi ci sarà? La combinazione di tante famiglie da tutti gli Stati Uniti, e del mondo. Zio Jim da Atlanta è un fiero libertario. Zia Kellie dal Texas è una fedele conservatrice. Tuo cugino John dalla California è un liberale convinto. E indovina? Stanno tutti insieme e si divertono un mondo e condividono i loro diversi punti di vista sul mondo. Anche se non sempre sono d’accordo gli uni con gli altri, noi accogliamo queste opinioni diverse per la robusta conversazione che creano.”
E ora, a breve distanza dal debutto ufficiale, è già in prima posizione tra le app di Social Networking con un punteggio di 4.4 su 5, e oltre 3.5000 valutazioni e recensioni. Molti però si lamentano dell’impossibilità di fare cose basilari come la creazione di un account (ciononostante, per qualche ragione hanno lasciato comunque un punteggio elevato).
Quando tentano di effettuare l’iscrizione, tuttavia, molti hanno ricevono un messaggio che recita:”Qualcosa è andato storto, riprova ancora.” Altri invece sono stati messi in lista d’attesa “a causa dell’incredibile domande.” La connotazione politica dell’applicazione, tuttavia, è innegabile. Tra i commenti, uno dice:
“Sono così felice di essere sui social con le persone e non nella prigione di Facebook ogni volta che dico qualcosa, o se scherzo con un amico. Facebook mi silenzia di continuo anche solo se metto un punteggio a un film o se ne racconto la trama perché -mai sia- menzioniamo la razza.”
Non è un segreto che Truth costituisca il mezzo con cui l’ex presidente USA Trump si vendica dell’esilio social subìto su Facebook, Twitter e YouTube l’anno scorso. Una cacciata di rara durezza, dovuta alle preoccupazioni montate in seguito alle rivolte di Capitol Hill lo scorso 6 gennaio.