Decidere di presentare gli iMac e i Mac Mini più potenti di sempre senza un evento, e a ridosso di un keynote (quello del 12 settembre) può apparentemente sembrare un gesto irrazionale. Ma sicuramente non è così. Per il web la gente inizia a chiedersi i mille motivi di questo gesto. Possono essere diversi, ecco quelli che mi sono venuti in mente leggendo diverse considerazioni (vi consiglio in particolare quelle di Jeremy Horwitz).
Il 12 settembre avremo qualcosa di grosso, tanto grosso da non poter lasciare spazio ai Mac. Questa più che altro è una speranza…
I vari siti di rumors hanno previsto correttamente, e nei particolari, gli iMac e i Mac Mini. Ma non hanno capito che non erano questi i pezzi grossi. Forse Apple vuole evidenziare, con questo, l’eccezionalità degli annunci. E minimizzare i risultati dei siti in questione
D’ora in poi, con i processori Intel, gli speed bump saranno “pane quotidiano”, e per questo verrà data poca evidenza, anche per non confondere gli utenti poco abituati ai ritmi della tecnologia, spesso complessati dall’idea “magari aspetto il processore nuovo”. Ragazzi, ci sarà sempre un processore nuovo. Forse d’ora in poi di annunci per i Macintosh ne vedremo solo per modifiche sostanziali o del design.
Il 12 settembre vedremo un keynote monotematico: probabilmente si parlerà esclusivamente di iPod e iTunes. E, forse, l’unico cenno ai Mac arriverà con la presentazione dei nuovi spot. Uno giocherà sul fatto che tutti i Mac, ora, sono almeno CoreDuo?
Le novità video introdotte il 12 potrebbero richiedere computer potenti, dove ad esempio un core può essere dedicato allo streaming video o all’encoding in h.264. In questo modo tutta la linea Macintosh dovrebbe essere pronta ad affrontare al meglio queste novità.
Ecco, questo è quel che mi viene in mente. Voi come la pensate?
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