UE, grandi aziende tech statunitensi starebbero ignorando la nuova legge antitrust

Sul fronte UE le aziende europee si lamentano dei colossi tech statunitensi che ignorano la nuova legge antitrust. Ecco i dettagli.
UE, grandi aziende tech statunitensi starebbero ignorando la nuova legge antitrust
Sul fronte UE le aziende europee si lamentano dei colossi tech statunitensi che ignorano la nuova legge antitrust. Ecco i dettagli.

Le aziende europee dei media e della tecnologia stanno sollevando la voce contro i colossi tecnologici statunitensi come Apple, Amazon, Google e Microsoft, accusandoli di non rispettare adeguatamente il Digital Markets Act (DMA) dell’Unione Europea. In una lettera congiunta, queste aziende esprimono la loro preoccupazione per l’atteggiamento di queste grandi società tecnologiche, che sembrano non impegnarsi in un dialogo costruttivo o proporre soluzioni conformi al DMA.

UE: il Digital Markets Act e il ruolo dei “gatekeeper”

Il DMA è un insieme di regolamenti che mirano a garantire una concorrenza leale nel mercato digitale europeo. Queste norme sono particolarmente rivolte alle aziende etichettate come “gatekeeper“, ovvero quelle con un ampio impatto sul mercato digitale. Per essere classificate come tali, le aziende devono avere almeno 45 milioni di utenti attivi mensili in Europa e una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro.

Le 24 aziende che hanno firmato la lettera, tra cui Adevinta, Allegro, Ecosia, Proton e Qwant, sollecitano la Commissione Europea e il Parlamento Europeo a intervenire per assicurare che i gatekeeper rispettino sia la lettera che lo spirito della DMA entro la scadenza del 7 marzo 2024. Queste aziende temono che il mancato rispetto delle regole DMA possa danneggiare la concorrenza e limitare le opportunità per le imprese più piccole.

Il DMA richiede ai gatekeeper di fornire pari opportunità ai prodotti e ai servizi dei concorrenti. Ad esempio, Apple dovrebbe permettere app store di terze parti e il caricamento laterale di app su iPhone, oltre a consentire agli sviluppatori di utilizzare sistemi di pagamento alternativi.

Apple ha presentato un ricorso contro il DMA, sostenendo che non dovrebbe essere obbligata a consentire marketplace di app alternativi sui suoi dispositivi. Inoltre, Apple ha affermato di avere cinque app store distinti, anziché uno solo, cercando di alleggerire la sua posizione rispetto al diritto della concorrenza. A settembre, Apple ha ricevuto un’esenzione temporanea dal DMA per il suo servizio di messaggistica iMessage, ora oggetto di indagine da parte delle autorità dell’UE.

L’evoluzione di questa situazione è cruciale per il futuro del mercato digitale in Europa. Le decisioni prese in merito al rispetto del DMA da parte dei giganti della tecnologia statunitense potrebbero avere un impatto significativo sul panorama competitivo, influenzando sia le grandi aziende che le piccole imprese europee. Le autorità dell’UE sono chiamate a garantire un equilibrio tra innovazione e concorrenza leale, in un contesto in cui la tecnologia e il mercato digitale continuano a evolversi rapidamente

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