Per dimostrare la solidità e l’efficacia delle proprie cover, Urban Armor Gear ha attaccato un iPhone 6 ad un pallone meteorologico e l’ha spedito a oltre 30.000 metri di altitudine. L’iPhone è stato l’unico a tornare sano e salvo. Sentite che storia.
A 30 km dalla superficie terrestre, l’iPhone è stato costretto a sopportare temperature di -62′ Celsius, raffiche di vento superiori ai 113 km/ora, e torsioni di 150 giri al minuto. L’iPhone era acceso al momento del lancio, ma in seguito si è spento da sé a causa delle condizioni ambientali proibitive.
A filmare il tutto c’erano anche due GoPro e un localizzatore GPS; attrezzature che, assieme al pallone, si sono danneggiate durante l’atterraggio. L’iPhone, invece, è arrivato incolume e questo è il miglior spot che si potesse chiedere:
“I nostri case erano già in grado di sopportare test di caduta di grado militare, ma ora possiamo ufficialmente dire che sono testati anche per lo spazio,” ha affermato Steve Armstrong, co-fondatore di Urban Armor Gear. “Il fatto che l’iPhone sia sopravvissuto a questa avventura spaziale e abbia fatto ritorno pienamente funzionante è la prova del nostro impegno per proteggere i dispositivi dei nostri clienti.”
Tra l’altro, la cover proteggeva solo i bordi e la scocca posteriore; sul display non è stata apposta neppure una pellicola protettiva. L’unico domanda che ci facciamo è: perché hanno usato un iPhone 6 color argento invece dello Spazio Siderale? Misteri della fotogenia.