No, non è il tanto agognato subnotebook Apple, e neppure un errore di battitura, ma un esperimento pur sempre interessante.
Ryan Block, sul suo blog, ha pubblicato tutti i passi per trapiantare un disco Samsung Sata II, totalmente basato su memoria solida, nel proprio MacBook Pro, così da saggiarne velocità e rendimento.
I risultati sono entusiasmanti: 20 secondi per il boot del sistema operativo, ridotta la produzione di calore, nessun rumore, migliorata la durata della batteria e niente parti mobili. Se questo è il futuro dei computer portatili, ci informa Ryan Block, allora quello che ci aspetta è veramente incredibile.
Inutile abbandonarsi a facili entusiasmi e correre, armati di carta di credito, su eBay: i dischi SSD della Samsung non sono ancora sul mercato per i comuni mortali, e non avranno, almeno in principio, prezzi troppo abbordabili.